Giovedì 18 giugno la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un’immagine pubblicata il 16 giugno su Facebook dal profilo ufficiale di Matteo Salvini. Stando a quanto riportato, un emendamento della Lega riguardante un «premio economico per medici, infermieri e personale sanitario» sarebbe stato bocciato da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Italia Viva.
«INCREDIBILE. PD, renziani e 5Stelle hanno appena votato contro (in Commissione Bilancio alla Camera) l’emendamento della Lega che prevedeva un premio economico per medici, infermieri e personale sanitario» si legge nel post pubblicato da Salvini per commentare l’immagine, «Ma come, medici e infermieri non erano mica eroi da premiare?».
Il riferimento è a all’emendamento 1.4 presentato in Commissione Bilancio alla Camera dalla deputata leghista Silvana Comaroli, esaminato il 15 giugno 2020 ed effettivamente bocciato dalla maggioranza parlamentare. L’emendamento chiedeva di conferire un premio economico «al personale dell’area del comparto e della dirigenza, con contratto di lavoro di natura subordinata appartenente alle aziende e agli enti del Servizio Sanitario Nazionale, nonché ai medici in formazione specialistica e ai titolari di incarico libero professionale».
Tale bonus, però, sarebbe andato a sommarsi a quello già predisposto dalla maggioranza di governo, particolare che rende fuorviante l’immagine oggetto di verifica. Già nel decreto Rilancio del 19 maggio 2020, infatti, il governo Conte ha previsto uno stanziamento di 250 milioni di euro per il fondo destinato alla «remunerazione dell’attività prestata che va oltre il lavoro straordinario svolto durante l’emergenza», per le stesse categorie di lavoratori. Tale premio è presente all’articolo 2 comma 6, circostanza omessa tanto nell’immagine, quanto nel testo pubblicato da Salvini su Facebook.
Il governo Conte II ha insomma già approvato la misura proposta dalla Lega (che semmai sarebbe andata a sommarsi a quella già esistente). La notizia è stata smentita anche dalla pagina Facebook ufficiale del Partito Democratico, che l’ha definita una «fake news».