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Non è vero che i «ricoveri ospedalieri» vengono «tutti registrati» come malati Covid per accedere a rimborsi economici

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21 ottobre 2020
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Mercoledì 21 ottobre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via Facebook che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post pubblicato il 17 ottobre sul social network. Il post oggetto della nostra verifica contiene un’immagine che riporta un testo. Si legge: «Tabella rimborsi per i ricoveri ospedalieri per Covid. 900 euro al giorno per 10 giorni in terapia intensiva. 538 euro al giorno per 12 giorni in terapia sub intensiva. 250 euro al giorno per ricoveri ordinari della durata di 14 giorni. Adesso vi è chiaro perché sono stati tutti registrati come Covid».

Si tratta di un contenuto fuorviante che veicola una notizia falsa.Gli ospedali pubblici italiani non ricevono infatti alcun rimborso dallo Stato basato sul numero di pazienti Covid-19 ricoverati.

Le cifre citate nel post oggetto della nostra verifica fanno invece riferimento al rimborso concesso alle cliniche private della Sardegna – Mater Olbia, Policlinico sassarese e la clinica Città di Quartu – che in base a un provvedimento approvato dalla giunta regionale sarda risalente allo mese di marzo 2020, vengono utilizzate per far fronte all’emergenza sanitaria e offrire un supporto agli ospedali pubblici.

Per servirsi delle cliniche – in tutto 35 posti in terapia intensiva, 14 posti in terapia sub intensiva, 16 posti per malattie infettive e circa 100 posti letto per ricoveri ordinari – la Regione Sardegna ha stabilito una diaria che ammonta a 900 euro al giorno per 10 giorni in terapia intensiva, 538 euro al giorno per 12 giorni in terapia sub intensiva e 250 euro al giorno per ricoveri ordinari della durata di 14 giorni. Proprio come riportato nel post oggetto della nostra verifica, insomma, che però parlava erroneamente di generiche «tariffe» riferite al ricovero negli ospedali pubblici di pazienti affetti da Covid-19.

Il provvedimento aveva carattere temporaneo e si era reso necessario durante la Fase 1 dell’emergenza sanitaria, in seguito alla saturazione dei circa 40 posti in terapia intensiva a disposizione dei tre Covid Hospital pubblici presenti sull’isola (il Santissima Trinità di Cagliari, il San Pietro di Sassari e il San Francesco di Nuoro). L’attivazione dei posti letto privati nelle cliniche Mater Olbia e Policlinico sassarese è stata tuttavia rinnovata il 20 ottobre 2020, per far fronte alla seconda ondata di contagi da Covid-19.

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