Non è vero che i dati israeliani mettono in dubbio l’efficacia dei vaccini - Facta
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Non è vero che i dati israeliani mettono in dubbio l’efficacia dei vaccini

Il 5 agosto 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare un articolo, pubblicato da ByoBlu il 24 luglio 2021 e intitolato “Israele, oltre la metà dei ricoverati gravi sono vaccinati”. Secondo l’articolo in Israele «oltre la metà di pazienti ricoverati gravi sono vaccinati» e «oltre il 90 per cento dei ricoverati sopra i 50 anni sono vaccinati con due dosi». L’articolo poi cita una breve lettera pubblicata il 29 giugno sulla rivista accademica Journal of Infection e intitolata “Protezione limitata contro l’infezione da Sars-CoV-2 e la trasmissione del virus dopo la vaccinazione a mRna”, che discute alcuni casi di infezione da Sars-CoV-2 tra i vaccinati nella città tedesca di Colonia. L’articolo conclude dicendo che «si può continuare ad invocare i vaccini come la soluzione definitiva contro il virus, ma la realtà dei dati scientifici dimostra esattamente il contrario» e che «chi si vaccina ha concrete possibilità di contrarre la Covid19».  

Si tratta di un contenuto fuorviante che discute dei dati fuori dal necessario contesto. Andiamo con ordine.

Il ministero della salute israeliano mantiene un portale aggiornato con moltissimi dati sulla pandemia di Covid-19 nel Paese, inclusi i dati sui ricoveri ospedalieri divisi per status vaccinale (non vaccinati, parzialmente vaccinati, pienamente vaccinati) e per età (sotto i 60 anni e sopra i 60 anni). In termini assoluti, è vero che la maggioranza dei pazienti ricoverati è vaccinata con doppia dose (all’8 agosto 2021, per esempio, in totale in Israele ci sono 235 ricoverati completamente vaccinati contro 131 non vaccinati o parzialmente vaccinati), anche se non è mai stato vero che si trattasse di «oltre il 90 per cento dei ricoverati», ma del 60-70 per cento circa, a seconda delle date.

Il discorso però si ribalta se guardiamo all’incidenza ogni 100.000 abitanti. Sempre prendendo come esempio l’8 agosto 2021, tra gli over 60 ci sono 85,6 ricoverati su 100.000 persone non vaccinate, ma solo 16,3 pazienti ricoverati su 100.000 persone completamente vaccinate. In altre parole, tra le persone oltre i 60 anni è oltre cinque volte più probabile che i non vaccinati finiscano in ospedale rispetto ai vaccinati. Il motivo per cui, in numero assoluto, i ricoverati vaccinati sono la maggioranza sta nell’altissima percentuale di vaccinati della popolazione israeliana, che supera il 90 per cento nella fascia sopra i 70 anni. La situazione è analoga sotto i 60 anni di età.

Per quanto riguarda l’articolo pubblicato da Journal of Infection, questo cita brevemente il caso di un focolaio di infezione da Sars-CoV-2 in 12 pazienti di una casa di riposo tedesca interamente vaccinati e altri casi di infezioni-breccia in pazienti vaccinati, e ipotizza alcuni meccanismi immunitari su come mai questo possa essere accaduto. Conclude dicendo che anche i vaccinati possono, in alcuni casi, diffondere il virus.

Tutto questo però non cambia il quadro dell’efficacia dei vaccini. Come avevamo discusso, i vaccini non proteggono al 100 per cento dall’infezione ed è cosa nota che ci possano essere episodi di infezioni-breccia ma, come dice l’articolo stesso di Journal of Infection, la vaccinazione riduce significativamente il rischio di malattia grave o letale. Su Facta abbiamo approfondito come i vaccini possano mitigare la possibilità di contagiare anche se non la eliminano del tutto. 

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Comments (16)

  • Roberto

    Si possono fare 1000 giri di parole ma vaccinarsi nn elimina il rischio nn solo di contrarre la malattia ma di essere ospedalizzati. Questo è ciò che si evince. Se parliamo di percentuali, i numeri dei contagiati e deceduti rispetto alla popolazione mondiale sono bassissimi. E quindi?

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    • Facta

      Buongiorno Roberto, secondo quali prive scientifiche? Ci potrebbe indicare le fonti?

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      • Lucio

        Quindi ci dite che sopra i 60 ha senso vaccinarsi e posso essere anche d’accordo ma quali sono le motivazioni per cui un under 60, non facente parte delle categorie fragili, dovrebbe vaccinarsi?

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      • Paolo

        Le prove scientifiche che vaccinarsi non elimina il rischio di contrarre il COVID sono evidenti, se dite che il 60-70% delle persone ricoverate sono vaccinate, siete voi stessi a confermarlo. Se vi riferite alle prove che attestano che i numeri di decessi siano in percentuale bassissima rispetto alla popolazione mondiale sono ricavabili anche da una mente estremamente limitata: al mondo siamo 8 miliardi e sono morte circa 4,3 milioni di persone, ovvero lo 0,54% della popolazione mondiale, basta una semplice proporzione.

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  • marco

    Sarebbe interessante però avere anche i dati reali dei casi avversi e dei decessi da vaccino, perché i vaccini sono utili se e solo il beneficio è maggiore dei rischio. In Italia adesso siamo a circa 3,5 decessi ogni 1000 abitanti, probabilmente di età avanzata e con qualche altra patologia. Di cosa vogliamo parlare…..

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    • Marco

      In italia però perche la media europea è di 24 decessi per milione , ma si sa in italia siamo più fortunati…

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      • Facta

        Buongiorno Marco, potresti indicarci la fonte di questo dato?

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  • Luca

    Bravo, non hai capito proprio nulla dell’articolo.

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  • Nicola

    Bisogna anche dire che il vaccino è sperimentale e come affermato dal presidente del GIMBE Nino Cartabellotta in una intervista a “mezz’ora in più” sulla emittente RAI il 25/30% delle somministrazioni sono placebo. Quindi le cifre qui sopra citate non sono esatte.

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    • Facta

      Buongiorno, le dosi placebo non sono state somministrate sulla popolazione ma sui volontari nelle fasi di test.
      Ne abbiamo parlato in questo articolo

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  • Giorgio

    Popolazione 6/8 miliardi infettati quanti 100, 200, 400 milioni?
    Morti 4 milioni fate i conti in percentuali e vediamo la gravità.
    Altro che paragonare alla Spagnola con mortalità del 30%.

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  • Daniele

    Paolo ti do un’ulteriore notizia che spero ti faccia riflettere sulle sciempiaggini che hai scritto. Se domattina in Italia fossimo (per ipotesi) tutti vaccinati pensa che IL 100% DEI RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA SAREBBERO TUTTI PERSONE VACCINATE !!! 😅😉🤟

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    • Alessandro

      Esatto. Non bisogna fermarsi ai numeri nudi e crudi.
      Se ipotizzassimo che il 99% delle persone è vaccinato mentre l’1% non lo sia, nel caso in cui vi fossero tre ricoverati e due di questi vaccinati, si potrebbe sostenere che il numero di vaccinati ricoverati sarebbe il doppio dei non vaccinati mentre in realtà la proporzione giusta è 100% non vaccinati e 0,99% vaccinati.

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  • Federico Ricci

    Non basta il dato dei morti , da tener presente i danni a lungo termine che gli ospedalizzati da COVID continuano a soffrire e che sono un costo in termini di sofferenza , disabilità ed anche economico. Provate a non credere a chi non riesce a parlare dal fiatone dopo aver fatto due rampe di scale e poi ne riparliamo

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    • Facta

      Assolutamente!

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