Le oltre 39 mila segnalazioni legate ai vaccini anti-Covid non sono eventi avversi tra i minori in Europa
Il 26 settembre 2022 su Facebook è stata pubblicata una tabella dove si legge che in Europa, in base ai dati EudraVigilance dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) aggiornati al 17 settembre 2022, tra i minori da 0 a 17 anni ci sarebbero state 4.870 segnalazioni di «patologie cardiache» e più di 39 mila segnalazioni di eventi avversi successive la somministrazione dei quattro vaccini anti-Covid Moderna, Pfizer, AstraZeneca e J&J. D’altra parte, le segnalazioni di possibili eventi avversi senza un riferimento all’età delle persone coinvolte sarebbero state 122.093.
Si tratta di una serie di dati presentati senza il contesto necessario alla loro comprensione, che veicolano una notizia falsa. Andiamo con ordine.
EudraVigilance, il sistema di sorveglianza dell’Ema, raccoglie le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai medicinali autorizzati nell’area economica europea (Eea). Come abbiamo precisato in vari articoli (qui, qui, qui e qui), il sistema non stabilisce una correlazione causale tra gli effetti avversi e il vaccino. Passiamo ai dati contenuti nella tabella oggetto di analisi. Per analizzare i numeri citati è necessario andare qui, nella pagina della Banca dati europea delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci, cliccare sulla lettera «C» e scorrere fino alle segnalazioni riferite ai quattro vaccini anti-Covid.
Una volta cliccato su ognuno dei quattro link mostrati sopra, è necessario andare sulla voce in alto “Number of Individual Cases for a selected Reaction” e selezionare la voce “Cardiac disorders”. Passando poi il cursore sulle diverse età, sarà possibile accedere a delle tabelle riassuntive che indicano le segnalazioni per ogni fascia d’età. In questo modo, possiamo verificare che le segnalazioni di possibili di patologie cardiache nella fascia di età tra i minori di 0 e 17 anni, aggiornate al 24 settembre 2022, sono in totale 4.278 ( 3.880 per Pfizer, 323 per Moderna, 67 per Astrazeneca e 8 per J&J) . Il numero ufficiale, di qualche giorno successivo alla data riportata sulla tabella in analisi (17 settembre 2022), risulta quindi di poco inferiore (venivano riportati 4.870 eventi avversi).
Vediamo ora agli altri due dati riportati nella tabella: gli eventi avversi tra gli 0 e i 17 anni e gli eventi avversi per qualsiasi fascia di età. Per recuperare questi dati è sufficiente cliccare sui link indicati sopra e selezionare la voce “Number of Individual Cases”.
Al 24 settembre 2022, per quanto riguarda i minori, EudraVigilance indica 39.283 segnalazioni (35.226 per Pfizer, 2.619 per Moderna, 1.245 per Astrazeneca e 193 per J&J). I possibili eventi avversi senza un riferimento all’età risultano essere invece 126.967 (67.871 per Pfizer, 14.502 per Moderna, 39.826 per Astrazeneca e 4768 per J&J). In questo caso i due numeri, aggiornati pochi giorni dopo la data presente nella tabella analizzata, sono poco più alti rispetto a quelli del post pubblicato su Facebook (39.111 e 122.093).
Questi dati, comunque, come precisato prima e come si legge sul sito della Banca dati europea circa le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci, «si riferiscono a sospetti effetti collaterali, ovvero eventi medici che sono stati osservati in seguito alla somministrazione dei vaccini Covid-19, ma che non sono necessariamente correlati o causati dal vaccino». Questi eventi infatti, «possono essere stati causati da un’altra malattia o essere associati ad un altro medicinale assunto contemporaneamente dal paziente». Infine, come specificato dal sito, è importante chiarire che ogni singolo caso si riferisce generalmente a un singolo paziente ma che tuttavia, «più di un effetto collaterale potrebbe essere stato incluso in un singolo rapporto». Pertanto, «il numero di effetti collaterali non sarà lo stesso del numero di singoli casi».
Per fare chiarezza sul tema vi consigliamo di leggere il nostro approfondimento su come interpretare (e non interpretare) dati di questo tipo. Questi numeri, infatti, molto utili per l’elaborazione di modelli in grado di valutare la sicurezza dei vaccini, vengonoutilizzati come un vero e proprio strumento per fare disinformazione, come accaduto in questo caso.
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