Il 2 aprile la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione tramite WhatsApp che chiedeva di verificare la fondatezza di questa dichiarazione: «Il coronavirus sparirà col caldo».

Questa notizia è a oggi priva di fondamento scientifico.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara che il virus SARS-COV-2, responsabile della pandemia di Covid-19, può essere trasmesso ovunque, anche in aree con clima caldo e umido.

A differenza dell’influenza stagionale insomma, che si affievolisce durante i mesi estivi, non possiamo ancora sapere come si comporterà il patogeno, che rappresenta un ceppo virale nuovo e tutt’ora oggetto di ricerca. Lo conferma anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), in un documento dello scorso 25 marzo, che ribadisce l’importanza delle misure di contenimento, isolamento, social distancing e chiusura delle scuole.
Anche PolitiFact, sito di riferimento per il fact-checking negli Stati Uniti, ha affrontato in questi giorni la questione, sottolineando che possibili rallentamenti nella diffusione con l’arrivo della stagione estiva potrebbero risultare dallo sviluppo dell’immunità nei guariti e in seguito ai provvedimenti presi per il contenimento.