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Le dichiarazioni sulle croci cristiane attribuite alle esponenti del Pd Alessandra Moretti ed Alessia Morani sono false

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10 giugno 2020
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Il 9 giugno 2020 la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare un’immagine che mostra Alessandra Moretti ed Alessia Morani (entrambe esponenti del Partito democratico) e due dichiarazioni a loro attribuite. Moretti avrebbe detto: «Via le croci cristiane dai cimiteri italiani. C’è la possibilità di coprire con delle tendine amovibili, se salgono e scendono». Morani avrebbe invece dichiarato: «Per i crocifissi che si portano al collo si posso coprire con dei foulard che scendono al bisogno».

Queste dichiarazioni non trovano riscontro in nessuna testata nazionale o locale e in nessun account ufficiale delle due esponenti. La notizia è quindi da considerarsi frutto di fantasia. Andiamo con ordine e cerchiamo di capire che cosa sappiamo sulle due vicende.

Alessandra Moretti non ha mai espresso la volontà di togliere le croci cristiane dai cimiteri italiani. Durante la trasmissione Diritto e Rovescio andata in onda lo scorso l’11 aprile 2019 (qui il video), si è parlato della ristrutturazione del cimitero comunale di Pieve di Cento (Bologna). Il progetto di ristrutturazione del Comune avrebbe previsto di coprire temporaneamente – e in occasione della celebrazione di alcuni funerali civili – delle immagini sacre all’interno di una cappella non consacrata con un sistema di oscuramento motorizzato composto da teli di tessuto. Alessandra Moretti, ospite durante la puntata, aveva spiegato il funzionamento del progetto in caso di approvazione. Il 30 aprile 2019 sul proprio profilo Facebook l’esponente del Pd aveva precisato di aver però solo descritto una proposta, volendo mettere «fine alla polemiche sulle “tendine”». Secondo Moretti «i nostri simboli religiosi, così come i monumenti della nostra storia, vanno salvaguardati. Coprirli, nasconderli, o distruggerli, va contro l’idea che ho di paese civile e democratico».

Passiamo ora alla dichiarazione erroneamente attribuita ad Alessia Morani. Il 5 maggio 2019 l’eponente del Pd aveva chiarito la sua posizione in un post su Facebook in cui aveva precisato che la dichiarazione a lei attribuita era totalmente falsa e inventata e che per questo avrebbe denunciato i responsabili della circolazione della notizia falsa.

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