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Il 3 luglio su Facebook è stata pubblicata un’immagine che mostra una provetta recante sopra la scritta «COVID-19» sorretta da una mano che veste un guanto azzurro. Nell’immagine è presente un testo in lingua inglese. Si legge: «“Ovid” is Latin for a sheep. COVID starts with a ‘C’, which also means ‘see’ in ancient language. 19 was known as the “number of surrender” in ancient times. C-OVID 19 = “See A Sheep Surrender.”». Tradotto in italiano il risultato sarebbe molto simile a: «”Ovid” in latino significa pecora. COVID inizia con una ‘C’, che significa anche ‘vedere’ in lingua antica. 19 è conosciuto come il numero della resa nell’antichità. C-OVID 19 = “Vedi una pecora arrendersi”»). L’immagine è accompagnata da questo commento, scritto da chi l’ha pubblicata: «La prossima volta il Dipartimento Pandemie dovrà trovare un nome meno ovvio e facile da decifrare!».
Questa notizia è falsa.
Come hanno verificato diversi siti di fact-checking (qui, qui, qui e qui) le informazioni contenute nell’immagine sono prive di riscontri e sono frutto di fantasia. Andiamo con ordine.
In latino, il termine «ovis» e non «ovid» significa pecora, come si può verificare qui. In nessuna lingua antica la lettera «C» simboleggia o indica il verbo vedere. Infine, non esistono riscontri storici in base ai quali il numero 19 corrisponde al «numero della resa».
Come abbiamo poi già spiegato in un nostro precedente articolo, il termine Covid-19 (come stabilito dall’Organizzazione mondiale della sanità) indica la malattia, cioè l’insieme degli effetti sull’organismo, del nuovo coronavirus SARS-CoV-2. «CO» e «VI» si rifanno alla parola «coronavirus», la lettera «D» si riferisce a «disease» (malattia in inglese) e 19 al 2019, cioè l’anno della scoperta del virus.
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