La ministra Azzolina non ha detto di voler pagare 300€ dei banchi scolastici da 30€ - Facta
TOP

La ministra Azzolina non ha detto di voler pagare 300€ dei banchi scolastici da 30€

Lunedì 27 luglio la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare l’attendibilità di una notizia condivisa – pubblicandone un’immagine riassuntiva il giorno stesso su Facebook – dal deputato della Lega Gianni Tonelli, dal titolo «Trecento euro per un banco da 30: gli sprechi della Azzolina».

L’articolo in questione è stato pubblicato il 25 luglio 2020 da Il Giornale e fa riferimento, leggiamo, ai «banchi “innovativi” monoposto e dotati di rotelle che compariranno, se tutto dovesse andare come raccontato dal ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, a partire dal prossimo settembre nelle aule delle scuole italiane». Secondo l’esclusiva de Il Giornalerilanciata il 27 luglio dal quotidiano La Verità – «il costo preventivato per ciascuna di queste sedute “futuristiche” dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 euro», mentre in rete sarebbe possibile reperire dei modelli del tutto simili, al costo unitario di 30 euro. 

A corredo dell’articolo de Il Giornale troviamo uno screenshot, proveniente dal sito di e-commerce cinese Alibaba, che mostra un banco molto simile a quello presentato dalla ministra Azzolina nel corso della trasmissione televisiva di La7 In Onda (qui dal minuto 13:58), in vendita al prezzo di 30 euro.

Si tratta di una notizia falsa. Andiamo con ordine, partendo dall’inizio: di che banchi stiamo parlando? Perché?

Post pubblicato su Facebook il 27 luglio 2020 dal deputato Gianni Tonelli (Lega) – Notizia falsa

Il riferimento dell’articolo è al bando europeo indetto il 20 luglio dal ministero dell’Istruzione per l’acquisizione di 3 milioni di banchi scolastici, necessari per far partire l’anno scolastico 2020/2021 rispettando le norme sul distanziamento sociale anti-Covid. 

I banchi, destinati a tutti i livelli di istruzione fino alle superiori, dovranno necessariamente essere monoposto e nel bando sono previsti fino a un milione e mezzo di «sedute scolastiche attrezzate di tipo innovativo» per l’Italia, ovvero sedute dotate di rotelle e di bracciolo ritraibile. Il termine per la presentazione delle offerte di appalto scadrà il 30 luglio 2020, mentre i contratti potranno essere sottoscritti fino al 7 agosto. Tutto dovrà in ogni caso essere pronto entro il 14 settembre, data in cui è prevista la riapertura delle scuole. 

Fatta chiarezza sui banchi, passiamo ora alle cifre. Da dove arriva il dato relativo al presunto «costo preventivato» di 300 euro per banco? La stima non è mai stata fornita dalla ministra Azzolina, che l’ha smentita apertamente in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook e datato 27 luglio in cui parla di «allarmismo e fake news» pubblicate da La Verità. 

La cifra relativa ai presunti 300 euro per banco, è in realtà comparsa per la prima volta in un articolo dedicato agli appalti per i banchi pubblicato il 15 luglio 2020 dal Corriere della Sera sotto forma di indiscrezione, in cui si legge che «un tavolino classico, il banco di legno con il sotto banco per i libri, costa in media 50-60 euro», mentre «i banchi innovativi, colorati e con ruote» arriverebbero a costare «fino a 300 euro l’uno». 

Tale ricostruzione era già stata smentita dalla ministra dell’Istruzione il 22 luglio. Anche questa volta via Facebook e in risposta a un post pubblicato da Matteo Salvini che le attribuiva il falso virgolettato «acquistare banchi con le rotelle da 300 euro l’uno». Come ha spiegato Azzolina nell’occasione, il prezzo sarà deciso attraverso una «gara europea in corso che serve ad abbattere i costi» e dipenderà fortemente dal numero di aziende che deciderà di parteciparvi. Ad oggi, quindi, non si ha una cifra ufficiale relativa al costo di un singolo banco dal momento che non è ancora stato stabilito chi sarà il produttore e/o venditore.

Veniamo infine alla possibilità di trovare i banchi monoposto online, al prezzo di 30 euro. Il riferimento de Il Giornale, come mostrato in uno screenshot che correda l’articolo, è a questa inserzione presente su Alibaba (il sito di e-commerce cinese fondato dall’imprenditore Jack Ma). Non conosciamo le specifiche tecniche dei banchi in questione e non possiamo quindi sapere se siano in grado di soddisfare i requisiti di qualità previsti dal bando europeo, che segue la norma Ue Uni En 1729-2:2016 sul «capitolato tecnico per la fornitura di arredamenti scolastici». Com’è possibile osservare dall’inserzione, il prezzo dei banchi è di 33 euro e 70 centesimi l’uno, che diventano poco più di 30 euro per acquisti superiori ai 50 pezzi. Acquistando almeno 100 unità, invece, il prezzo del singolo banco calerebbe fino a 25 euro e 92 centesimi.

Al momento dell’acquisto, tuttavia, il sito aggiunge i costi di spedizione – disponibili solo per gli Stati Uniti, mentre per gli altri Paesi sarà necessario trattare online con il fornitore cinese – che fanno salire il prezzo fino a 363 euro a banco. Alla data del 27 luglio, l’inserzione è ancora online con i prezzi sopra citati. Si tratta quindi di un prezzo ancora più alto rispetto a quanto previsto dall’articolo del Corriere della Sera.  

Screenshot del prezzo finale fornito da Alibaba per l’acquisto e la spedizione dei banchi

In conclusione, la stima di 300 euro per un singolo banco non è stata pronunciata dalla ministra Azzolina, che ha anzi smentito tale ricostruzione in almeno due circostanze. Il costo  di un singolo banco dipenderà dalle offerte che perverranno al ministero entro il 30 luglio. 

Il prezzo del banco monoposto reperibile su internet non è invece di 30 euro, come sostenuto  da Il Giornale e La Verità, perché al costo del singolo pezzo vanno poi aggiunte le spese di spedizione (che non sono note per l’Italia, ma che negli Stati Uniti ammontano a circa 330 euro per ogni unità spedita).

Print Friendly, PDF & Email

Ti è piaciuto l'articolo?

Comments (2)

  • lollo

    Lasciamo perdere… 🙁

    reply
  • Maria

    Trovo che sia un grande spreco di risorse economiche l’acquisto di tantissimi banchi e la rottamazione di quelli esistenti. Si potrebbero usare quelli in buono stato e rottamare solo quelli usurati sostituendoli con altri nuovi, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza covid.

    reply

Lascia un commento

× WhatsApp