Salvini non si è schierato con la polizia americana dopo la sentenza per l'omicidio di George Floyd - Facta
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Salvini non si è schierato con la polizia americana dopo la sentenza per l’omicidio di George Floyd

Il 21 aprile 2021 su Twitter è stato pubblicato un post in cui si legge: «Salvini ha appena rilasciato un intervista al BBC in cui dichiara: Sempre dalla parte delle forze dell’ordine della polizia americana. #GeorgeFloyd».

Si tratta di una notizia falsa. 

Il riferimento del tweet è all’esito del processo che ha avuto luogo a Minneapolis per la morte di George Floyd, afroamericano deceduto al termine di una lunga agonia durante un’operazione di arresto condotta dalla polizia di Minneapolis. Alle ore 23:10 italiane di martedì 20 aprile, la giuria ha raggiunto un verdetto di colpevolezza per tutti e tre i capi di imputazione che vedevano coinvolto l’ex agente di polizia Derek Chauvin: omicidio involontario di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio colposo. 

Come spiegato dai colleghi di Ap, il reale ammontare della pena di Chauvin sarà stabilito tra otto settimane, ma non avendo precedenti rischia fino a un massimo di 29 anni (nonostante i capi d’accusa, sommati, possano arrivare anche a 75 anni di prigione). L’accusa chiederà comunque pene più severe, considerando tre aggravanti: la vulnerabilità della vittima (George Floyd era disarmato), il crimine commesso indossando una divisa e la presenza di diversi bambini tra i testimoni dell’omicidio, compresa una bambina di soli 9 anni. 

Venendo alla notizia oggetto della nostra verifica, Matteo Salvini non ha rilasciato in queste ore alcuna intervista alla Bbc (com’è possibile verificare direttamente sul sito della testata pubblica inglese) e – al momento in cui scriviamo – non ha preso una posizione pubblica sulla sentenza di condanna per Chauvin, dal momento che sue dichiarazioni sul tema non compaiono sui canali social ufficiali del leader della Lega o sulle testate giornalistiche, nazionali o internazionali. 

L’ultima presa di posizione di Salvini sull’argomento risale all’8 giugno 2020, quando commentando le manifestazioni di Black Lives Matter aveva dichiarato: «Chi ha sbagliato per la morte di George Floyd deve pagare, senza sconti, ma questo non può assolutamente giustificare gli incendi, i saccheggi, le aggressioni a commercianti, cittadini innocenti e altri poliziotti».

Photo credits: European Parliament

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