Logo
La proteina Spike nei vaccini non è «un’arma biologica»

La proteina Spike nei vaccini non è «un’arma biologica»

18 maggio 2021
Condividi

Il 17 maggio 2021 la redazione di Facta ha ricevuto la richiesta di verificare un video di 10 minuti e 10 secondi, pubblicato il 9 maggio 2021 sulla piattaforma Rumble (considerata una delle principali piattaforme video che disseminano teorie cospirazioniste e disinformazione in ambito medico) e intitolato “Dr. Lawrence Palevsky La proteina Spike nei vaccini covid è una «arma biologica»”. 

Nel video Lawrence B. Palevsky, pediatra americano antivaccinista che in passato aveva già diffuso disinformazione a tema Covid-19, argomenta che i vaccini anti-Covid non sono protettivi, che non si tratta di una malattia virale e che la causa della malattia è «avvelenamento del sangue» dovuto alla proteina Spike. I vaccini anti-Covid che si basano su tale proteina sarebbero quindi pericolosi sia per le persone a cui vengono somministrati sia per coloro che gli sono accanto, e la proteina stessa sarebbe – stando al titolo del filmato – «un’arma biologica», come da titolo del video. Nel video la voce di Palevsky è doppiata in italiano da una donna che si firma come Iveta Semetkova e la versione originale del filmato inizia al minuto 31:50 di questo video, pubblicato il 25 aprile 2021. 

Le informazioni riportate nel video sono false. Andiamo con ordine. 

Al minuto 00:20 Palevsky sostiene che il vaccino contro la Covid-19 «dovrebbe proteggerci da infezioni batteriche o virali. Non c’è niente di tutto ciò in nessuna di queste iniezioni». Come ormai sappiamo bene, i vaccini autorizzati in Europa e Stati Uniti contro la Covid-19 sono estremamente efficaci: a dimostrarlo non sono solo gli studi clinici, ma anche i dati sulla popolazione vaccinata (compresa la situazione in Italia).

Dal minuto 02:00 Palevsky argomenta che «non è una malattia virale. Questo era una presentazione clinica di un avvelenamento del sangue. Tutti i dati mostrano che la proteina Spike di questo cosiddetto virus è la responsabile e causa di tutti questi sintomi» e si chiede poi come mai vengono somministrati dei vaccini che producono una proteina così pericolosa. 

In realtà, come hanno ricostruito i nostri colleghi di Afp, è vero che esistono studi secondo cui una parte dei danni causati dalla Covid-19 potrebbe essere collegata alla proteina Spike, ma anche se tali studi fossero confermati la quantità di Spike prodotta dai vaccini è minuscola (secondo Peter Murray, professore di immunologia all’Istituto Max Planck per la Biochimica di Monaco di Baviera, probabilmente un milionesimo rispetto a quella prodotta da un’infezione da Sars-CoV-2), e ha una durata assolutamente temporanea di pochi giorni. La Covid-19 è comunque una malattia virale a tutti gli effetti: il virus Sars-CoV-2 è stato isolato e la sua correlazione con la malattia Covid-19 è stata dimostrata.   

Collegandosi a questa ipotesi, al minuto 06:10 Palevsky sostiene che «ora vediamo che le persone che vengono vaccinate sono come i lebbrosi […] perché causano a persone sane, che non sono mai state vaccinate sintomi di covid: sanguinamento […] aborti e morti». Si tratta di una notizia del tutto falsa, come verificato dai nostri colleghi fact-checker di Usa Today, FullFact e Afp e confermato dagli esperti da loro interpellati. Interagire con le persone vaccinate non causa alcuna conseguenza, in quanto i vaccini finora autorizzati contro la Covid-19 non contengono virus capace di replicarsi e infettare, e la proteina Spike non viene emessa  dall’organismo.

Palevsky inoltre spiega, al minuto 04:20, che «ci sono altre parti dell’mRna che possono essere presenti in alcune di queste iniezioni […] pensiamo che sia una proteina Spike ma in generale non ne abbiamo idea». In realtà i ricercatori hanno verificato, ad esempio in questo studio, che il vaccino porta alla produzione della proteina Spike di Sars-CoV-2 nella versione desiderata. 

Infine, per quanto riguarda la nozione, che dà il titolo al video ed è ripetuta varie volte al suo interno (ad esempio al minuto 02:45) secondo cui la «proteina spike non è una cosa naturale. È un’arma creata dall’uomo, non è un virus», Palevsky nel video non fornisce alcun argomento a suo favore. Sappiamo che è molto improbabile che il virus Sars-CoV-2 sia stato creato artificialmente a scopi militari, tanto meno la proteina Spike, che è una proteina comune a tutti i coronavirus. 

In conclusione, il video contiene diverse informazioni false sul virus Sars-CoV-2 e sui vaccini contro la Covid-19, in contrasto con i dati accertati dalla comunità scientifica.

Potrebbero interessarti
Segnala su Whatsapp