Il 17 ottobre 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si afferma che, secondo il database dell’ dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) EudraVigilance, ci sarebbero stati in Europa «27 mila decessi da vaccino» anti Covid e oltre 2,5 milioni di eventi avversi.
Si tratta di una notizia falsa.
Partiamo da EudraVigilance. Si tratta del sistema europeo di sorveglianza dell’Ema che raccoglie informazioni su tutti sintomi e le condizioni di salute, inclusi i decessi, che accadono dopo la vaccinazione.
Questo sistema non stabilisce però la correlazione tra questi eventi e il vaccino: a chiarirlo è lo stesso sito di EudraVigilance, che nella sezione dedicata al modo corretto di interpretare i dati forniti, spiega che «le informazioni presenti su questo sito Web si riferiscono a sospetti effetti collaterali, ovvero eventi medici che sono stati osservati a seguito della somministrazione dei vaccini Covid-19, ma che non sono necessariamente correlati o causati dal vaccino. Questi eventi possono essere stati causati da un’altra malattia o essere associati a un altro medicinale assunto contemporaneamente dal paziente».
In precedenza avevamo sottolineato che i numeri forniti dal sistema EudraVigilance sono particolarmente approssimativi, dal momento che non si riferiscono ai singoli casi ma alle diverse segnalazioni di sospette reazioni avverse e che ogni decesso può dunque essere calcolato più di una volta se corrisponde a diverse reazioni avverse.
Passiamo ai dati citati nel post oggetto di verifica. In base all’ultimo rapporto pubblicato dall’Ema e basato sui dati aggiornati di EudraVigilance al 30 settembre 2021, nell’Unione europea e nello Spazio economico europeo (See) sono state somministrate 563 milioni di dosi di vaccino contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 e in totale sono stati segnalati 665.707 possibili effetti avversi, di cui 6.990 con esito fatale. I numeri citati nel post pubblicato su Facebook (27 mila decessi e oltre 2,5 milioni eventi avversi) sono dunque privi di fondamento, non trovando conferma nei rapporti ufficiali pubblicati da Ema basati sulle segnalazioni arrivate al sistema EudraVigilance.
In diverse occasioni su Facta abbiamo segnalato come i dati della sorveglianza vaccinale – che sono molto utili per l’elaborazione di modelli in grado di valutare la sicurezza dei vaccini – siano diventati un vero e proprio strumento per la disinformazione. Per fare chiarezza sul tema vi consigliamo di leggere il nostro approfondimento su come interpretare (e non interpretare) i dati sugli eventi avversi da vaccino.