No, il Wef non ha pubblicato questa infografica su cosa mangeremo nel 2030
Il 31 agosto 2022 su Facebook è stata pubblicata un’infografica, con il logo del World economic forum (Wef), intitolata “Come saranno le nostre diete nel 2030?” con le tipologie di cibo dei prossimi anni.
L’immagine è accompagnata da un commento, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook, che ne riassume alcuni contenuti: «Nel 2030 mangeremo il 40% in meno di cibo per raggiungere lo zero netto di CO2. Fa bene al nostro girovita e fa bene al nostro pianeta. Non puoi mangiare nulla ed essere felice. Insetti domestici: due terzi del nostro fabbisogno proteico proverranno da insetti domestici come scarafaggi, mosche e vermi. Proteine alternative: un terzo delle nostre proteine proverrà dalle proteine della soia, dalle carni coltivate in laboratorio e dagli alimenti trasformati».
Si tratta di un contenuto che non trova riscontro in nessuna comunicazione ufficiale del Wef. Contattato dai colleghi dell’Associated press, Yann Zopf, portavoce della fondazione senza scopo di lucro, ha smentito la notizia e chiarito che l’infografica oggetto di analisi non è stata realizzata dal Wef: «È una notizia falsa e completamente inventata».
Precisiamo che nel 2016 sul proprio sito il Wef aveva pubblicato un articolo dal titolo “Cosa mangeremo nel 2030?”dove l’autore affrontava il futuro consumo di cibo nel mondo in base a esigenze ambientali e sociali, affermando che le prossime diete potranno essere a base di una maggiore quantità di «verdure e frutta, di cereali integrali e di cibo vegetariano o di nuove alternative (come prodotti a base di soia, o forse insetti o carne artificiale)». Nell’articolo tuttavia non è presente l’infografica oggetto di verifica con i suoi contenuti.
Su Facta nei giorni scorsi ci siamo occupati anche di un altro caso di disinformazione legato al Wef e ai cibi a base di insetti.
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