Non è vero che durante il governo Draghi «non è arrivata una nave Ong con migranti a bordo» - Facta
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Non è vero che durante il governo Draghi «non è arrivata una nave Ong con migranti a bordo»

Il 7 novembre 2022, durante la trasmissione di Rai 2 Tg2 Post, il direttore del Messaggero Massimo Martinelli ha posto la seguente domanda retorica (qui dal minuto 07:48): «perché nei venti mesi del governo Draghi non è arrivata una nave Ong con migranti a bordo? Perché sono riprese tutte dopo il 25 settembre?».

Si tratta di un’informazione priva di fondamento, che veicola una notizia falsa. 

I salvataggi effettuati dalle navi delle Organizzazioni non governative (Ong) non si sono mai interrotti e le imbarcazioni umanitarie con a bordo i migranti soccorsi in mare sono regolarmente sbarcate nei porti italiani anche durante i venti mesi del governo Draghi. A confermarlo sono i dati aggregati dall’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), secondo i quali tra il 13 febbraio 2021 e il 22 ottobre 2022 (ovvero il periodo di tempo in cui è rimasto in carica il governo Draghi) in Italia sono avvenuti in tutto 55 sbarchi di navi Ong, con a bordo un totale di 16.740 persone. 

Dal 25 settembre 2022, data delle elezioni politiche in Italia, gli sbarchi di navi Ong sulle coste italiane sono stati 4, di cui uno avvenuto negli ultimi giorni del governo Draghi e tre dopo l’insediamento del governo Meloni, che ha prestato giuramento il 22 ottobre 2022. Uno di questi riguarda la nave Humanity 1 della Ong tedesca Sos Humanity, che dopo aver tratto in salvo 180 persone ha inviato 11 richieste di sbarco alle autorità italiane e maltesi, senza ottenere alcuna risposta.

Il 4 novembre 2022, il governo Meloni ha approvato un decreto interministeriale che vietava a Humanity 1 di «sostare nelle acque territoriali nazionali oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza» nei confronti delle persone in condizioni di emergenza, di donne e di bambini. Il 6 novembre la Ong ha così potuto far sbarcare una parte dei migranti soccorsi nel porto di Catania, ma il capitano dell’imbarcazione Joachim Ebeling ha spiegato che non lascerà il porto, come invece prescritto dal decreto, perché ciò violerebbe «una serie infinita di leggi e convenzioni internazionali». La Ong Sos Humanity ha annunciato che farà ricorso al Tar del Lazio contro la decisione del governo italiano. 

Ricordiamo che, contrariamente a quanto dichiarato dai ministri Piantedosi e Salvini, le navi che effettuano operazioni di soccorso umanitario non devono essere accolte dal Paese di cui battono bandiera (la Germania, nel caso della Sos Humanity). Le leggi internazionali – e in particolare la Convenzione di Amburgo del 1979 – prevedono che gli sbarchi debbano avvenire nel primo place of safety (il cosiddetto “porto sicuro”) disponibile, sia dal punto di vista del rispetto dei diritti umani sia per prossimità geografica alla località di salvataggio.

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