Sì, c’è davvero stato un incendio a Chernobyl e ha provocato radiazioni 16 volte superiori alla norma
Lunedì 6 aprile la redazione di Facta ha ricevuto diverse richieste di chiarimento circa un incendio sviluppatosi nei boschi vicino alla centrale di Chernobyl (Ucraina) e sulla veridicità delle informazioni che parlano di radiazioni 16 volte superiori alla media.
La notizia è riportata dai principali media internazionali ed è vera.
Gli incendi sono divampati la mattina del 4 aprile e secondo i vigili del fuoco hanno interessato un’area complessiva di oltre 25 ettari, anche se Yehor Firsov, capo del servizio di ispezione ambientale ucraino, ha parlato di 100 ettari.
Per domare le fiamme sono stati impiegati 130 vigili del fuoco e mezzi aerei, in quello che è stato descritto dagli esperti accorsi sul luogo come un incendio doloso, appiccato tramite l’erba.
La zona, situata 100 chilometri a nord della capitale Kiev, è largamente disabitata dal giorno del disastro nucleare del 26 aprile 1986, ma è nel frattempo diventata una meta turistica in grado di accogliere più di 100 mila turisti ogni anno.
L’incendio ha prodotto il tanto temuto aumento delle radiazioni, notizia confermata direttamente da Firsov, che mostrando i valori segnati da un contatore Geiger, prima e dopo le fiamme (passati da 0,14 a 2,3 röntgen), ha dichiarato: «Ci sono cattive notizie, le radiazioni sono al di sopra della norma».