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Ha ragione Fedez: il Vaticano ha investito in aziende che producono la «pillola del giorno dopo»

Ha ragione Fedez: il Vaticano ha investito in aziende che producono la «pillola del giorno dopo»

3 maggio 2021
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Il 2 maggio 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare la notizia secondo cui il Vaticano avrebbe investito «più di 20 milioni di euro in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo». Tale affermazione è contenuta nel monologo pronunciato dal cantante Fedez lo scorso 1 maggio nel corso dell’annuale concerto organizzato dai sindacati in occasione della festa dei lavoratori. Le parole di Fedez sono disponibili a questo link e il passaggio oggetto della nostra verifica inizia al minuto 04:35.

Si tratta di una notizia vera. 

L’informazione è stata svelata da un’inchiesta mandata in onda il 26 aprile 2021 dalla trasmissione di Rai 3 Report (qui dal minuto 13:22) secondo cui il Vaticano è stato fino al 2016 tra gli azionisti di Novartis e Roche, aziende farmaceutiche con sede in Svizzera che tra le altre cose producono contraccettivi, entrambe controllate dalla multinazionale Sandoz. L’investimento è avvenuto nel 1996 – come spiegava Report – «attraverso l’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica» e la somma è stata complessivamente pari a 20 milioni di euro. 

A confermare l’investimento è stato l’ex revisore generale della Santa Sede Libero Milone che ha spiegato (minuto 13:43) come «l’Apsa aveva investito in alcune società farmaceutiche che noi consideravamo investimenti di carattere rischioso perché non rispondevano alla dottrina sociale della Chiesa». È stato proprio in seguito alla segnalazione di Milone che nel 2016 il Vaticano ha dismesso le sue quote investite nelle due società.

La cosiddetta «pillola del giorno dopo» è un contraccettivo d’emergenza ed è efficace entro 72 ore dal rapporto sessuale a rischio. La pillola del giorno dopo, così come quella utilizzato per la contraccezione di emergenza fino a cinque giorni dopo il rapporto, è acquistabile da tutti senza la necessità di alcun tipo di ricetta medica.

 

Copertina Photo Credits: rai.it

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