La disinformazione filo-russa sul colpo di Stato in Niger - Facta
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La disinformazione filo-russa sul colpo di Stato in Niger

di Raffaele Buccolo

Il 26 luglio in Niger,  Stato compreso nel nord-ovest del continente africano, si è consumato un colpo di Stato che ha destituito il presidente Mohamed Bazoum che era salito al potere durante le elezioni generali del 2021. 

Il golpe è stato guidato da Abdourahmane Tchiani, noto anche come Omar Tchiani, comandante di un’unità dell’esercito del Niger che tra le motivazioni alla base del golpe ha annoverato il malgoverno e corruzione diffusa nel Paese. In seguito al golpe, il presidente è stato arrestato e Tchiani si è autoproclamato capo del nuovo governo di transizione del Niger.

Successivamente al colpo di Stato sono stati diffusi sui social network vari contenuti di disinformazione, in particolare da parte di utenti pro-Putin, sulla situazione di instabilità in Niger. La redazione di Facta.News ha rintracciato e analizzato almeno quattro post circolati su TikTok in prossimità del golpe, che hanno creato allarmismo attraverso video manipolati, promuovendo interventi militari della Russia in Niger, collezionando milioni di visualizzazioni e migliaia di reazioni da parte di utenti africani. Vediamo di cosa si tratta. 


Nessuna evidenza di forze armate speciali russe in Niger

Un video pubblicato su TikTok il 16 agosto 2023, mostra una piazza gremita di forze armate e mezzi di combattimento, dove vengono sventolate varie bandiere russe. Nel filmato è presente anche un testo in francese che recita: «Rivolgersi alle autorità russe per trovare la soluzione migliore. Fine della CEDEAO, arrivo delle truppe speciali russe davanti al palazzo presidenziale del Niger per chiedere le dimissioni del vecchio presidente»

Al momento in cui scriviamo l’articolo, questo contenuto ha registrato 1 milione di visualizzazioni, quasi 41 mila like, più di mille commenti, quasi 5mila salvataggi e oltre 2.800 condivisioni. La redazione di Facta.News è riuscita a geolocalizzare e identificare l’evento visibile nel video.

L’evento che si vede nel filmato, contrariamente a quanto sostenuto da chi l’ha condiviso, non ha avuto luogo in Niger. Si tratta, invece, di un video registrato in Cecenia il 7 ottobre 2022, per festeggiare il settantesimo compleanno di Vladimir Putin. L’evento infatti è stato ripreso più volte da diversi media. Il luogo dove è stato registrato il video, ricondiviso su Telegram anche dal  leader ceceno Ramzan Kadyrov, è il reggimento Akhmat nella regione di Khankala, in Cecenia. La redazione di Facta.News è riuscita a geolocalizzare il luogo e confermare che si trova in Cecenia.  

Geolocalizzazione a cura della redazione di Facta.news per il reggimento Akhmat nella regione di Khankala in Cecenia.

False associazioni sul sistema missilistico Satan 2 russo
Sullo stesso profilo TikTok tredici giorni dopo il colpo di Stato in Niger, è stato pubblicato un altro contenuto fuorviante che ha raggiunto oltre 5 milioni di visualizzazioni. Anche questo video si compone di una parte grafica ed una testuale. Nella parte testuale si legge: “In Niger è appena arrivato il sistema missilistico Satan 2”.

Immagine di Satan II, il missile russo

Nel video, invece, si può osservare il passaggio di cisterne autobotte di grandi dimensioni che l’autore del video indica essere missili Satan 2. Nel filmato si può identificare una sequenza di 3 autoarticolati (motrice con rimorchio) che transitano davanti ad un gruppo di persone nel mezzo di un centro abitato. Nel video si sentono alcune urla al passaggio dei mezzi. Il primo particolare che ci da indicazioni sul fatto che si tratta di botti cisterna e non missili, è sicuramente la bocchetta posizionata nella parte posteriore in alto, attraverso cui vengono inseriti ed estratti i liquidi dalla cisterna. Inoltre, è ben evidente che il sistema di trasporto presente nel video non ha componenti di tipo militare e non presenta alcuna somiglianza con il sistema missilistico Satan 2. Pertanto il testo che asserisce si tratti del potente sistema missilistico Satan 2 è errato e fuorviante.

A sinistra l’immagine in cui viene identificato il mezzo in foto come Satan II, a destra una autobotte con caratteristiche simili all’immagine di sinistra.

Il luogo di atterraggio del paracadutista si trova in Costa D’Avorio, non in Niger
Un terzo contenuto di disinformazione legato  al colpo di Stato in Niger del 26 luglio 2023 è stato pubblicato negli stessi giorni sullo stesso profilo TikTok in cui sono apparsi i filmati che abbiamo analizzato sopra. Questo terzo filmato ritrae un paracadutista mentre atterra in un campo da calcio. È presente anche un testo in francese che recita « Arrivo del generale supremo dell’armata russa al palazzo presidenziale in Niger per le negoziazioni». Il video ha prodotto oltre 13 mila like e 300 commenti. 

Anche in questo caso, però, non si tratta del Niger. Il video, infatti, nonostante sia stato girato nel continente aficano, mostra la  Costa d’Avorio. Attraverso una ricerca inversa per immagini, è stato possibile individuare un’immagine simile che mostra un complesso sportivo a Koumassi, Abidjan, in Costa D’Avorio. 

Come è possibile osservare nella figura sottostante il luogo è stato identificato dalla redazione di Facta.News ed è il campo da calcio in cui viene eseguito l’atterraggio nel video. Non è possibile affermare che quel luogo si trovi in Niger, contrariamente a quanto riportato nel video oggetto di analisi. 

Geolocalizzazione a cura della redazione di Facta.News per il campo da calcio a Abidjan in Costa d’Avorio, luogo di atterraggio del paracadutista in video.

Ma non è finita. Sullo stesso account è apparso anche un video in cui riferisce circa l’arrivo in Niger delle forze armate russe. Nel video si vede un gruppo di militari armati (tra le 10 e le 15 unità) mentre stazionano nei pressi di un quartiere residenziale.  Anche in questo caso si tratta di un contenuto falso in quanto uno dei soldati che fa parte della compagnia militare che si vede nel filmato porta lo stemma dell’esercito americano sulla sua uniforme militare. 

Bandiere russe in Niger
Nonostante la presenza di diversi contenuti su TikTok che hanno diffuso la falsa notizia di un intervento russo in Niger durante il golpe delle forze armate capitanate da Tchiani, dopo il colpo di Stato sono effettivamente comparse svariate bandiere russe nelle manifestazioni che si sono svolte lungo le strade di alcune città nigerine.

È possibile collegare quest’ultimo avvenimento al fatto che il fronte golpista ha fin da subito protestato contro l’Occidente, la Francia e l’Ecowas – l’unione di 15 Stati africani riuniti per ragioni di cooperazione regionale sulla sicurezza.  Il colonnello Abdramane, portavoce delle forze armate golpiste ha accusato l’Ecowas della preparazione di un piano di aggressione armata verso il Niger, mentre il supporto di alcuni Stati occidentali al governo Bazoum e la conseguente condanna ai golpisti nigerini ha contribuito a scatenare nei manifestanti pro-golpe un forte sostegno verso Putin e verso le narrative anti-occidentali, tanto che i golpisti hanno chiesto un intervento diretto russo e di Wagner. Infatti, da tempo la Russia, prevalentemente attraverso il gruppo Wagner, ha radicato forti sentimenti anti-occidentali nelle regioni del Sahel, dove per diversi anni ha operato in maniera costante proiettando le influenze di Mosca in Africa. 

Durante il golpe in Burkina Faso nel 2022, nazione che condivide con il Niger il confine est, si sono registrate fortissime influenze di Wagner nello Stato africano, tanto che Sergei Markov, un ex consigliere di Vladimir Putin affermò attraverso un messaggio su Telegram: «C’è stato un colpo di stato militare in Burkina Faso. Evgeny Prigozhin ha sostenuto pienamente il nuovo capo. A quanto pare, un altro paese africano passerà dalla cooperazione con la Francia a un’alleanza con la Russia».

Conclusione
Il colpo di Stato in Niger dello scorso luglio ha scatenato sui social media una serie di contenuti  falsi, con l’obiettivo di manipolare il dibattito pubblico in Africa, cercando di dimostrare una presunta presenza  della Russia all’interno del conflitto in Niger, attraverso la manipolazione di decine di video. Molti di questi filmati hanno provato a screditare la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Cedeao), che più volte in queste settimane ha dimostrato il suo appoggio al presidente destituito Bazoum. I video TikTok manipolati hanno mostrato supporto al neo-governo golpista di Bazoum, diffondendo  messaggi anti-occidentali e filo-russi. Nonostante in Niger il fronte golpista abbia richiesto l’intervento russo, tutti i video analizzati sono risultati falsi e nessuna clip ha dimostrato un reale intervento russo sul suolo nigerino.

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