Questa donna di 75 anni non è stata condannata a due anni di carcere «per aver pregato fuori da un clinica per aborti» - Facta
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Questa donna di 75 anni non è stata condannata a due anni di carcere «per aver pregato fuori da un clinica per aborti»

Il 4 giugno 2024 su Facebook è stato pubblicato lo screenshot di una presunta notizia condivisa su X secondo cui un giudice avrebbe «condannato Paulette Harlow, 75 anni, in cattive condizioni di salute, a 2 anni di prigione per aver pregato fuori da una clinica per aborti».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.

Il 31 maggio 2024, Paula Paulette Harlow, una donna di 75 anni di Kingston, un comune nello Stato del Massachusetts, negli Stati Uniti d’America, è stata condannata dalla Corte distrettuale degli Stati Uniti a 24 mesi di reclusione per aver bloccato, insieme ad altre nove persone (anch’esse condannate), il 22 ottobre 2020 l’accesso a una clinica di salute riproduttiva a Washington DC per impedire alla struttura di fornire i propri servizi. 

Harlow è stata riconosciuta colpevole di due capi d’accusa: il reato di associazione a delinquere contro i diritti civili e la violazione della legge sulla libertà di accesso alle cliniche, conosciuta come “legge Face”. Si tratta di un testo di legge che negli Stati Uniti vieta l’uso della forza e dell’ostruzione fisica per interferire con l’ottenimento o la fornitura di servizi di salute riproduttiva da parte di una persona. 

Secondo le prove raccolte, le persone condannate, compresa Harlow, sono entrate con la forza nella clinica e bloccato le porte della struttura usando i loro corpi, mobili, catene e corde, spiega un comunicato stampa dell’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia. Una volta bloccato l’accesso alla clinica, le stesse persone hanno trasmesso in live streaming le loro azioni. Nello stesso comunicato si legge inoltre che le persone coinvolte hanno utilizzato un’ostruzione fisica per ferire, intimidire e interferire con i dipendenti della clinica e un paziente. Contattato da Reuters, l’avvocato di Harlow, Allen Orenberg, ha dichiarato che il riferimento alla preghiera della donna in riferimento alla sua condanna «non è accurato» e che invece «il comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia è corretto».

È falso quindi sostenere che Paula Paulette Harlow sia stata condannata a due anni di carcere per aver pregato fuori da una clinica che pratica l’interruzione volontaria di gravidanza, come si legge nel post oggetto di analisi.

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