I dati sui decessi Covid in Inghilterra non dimostrano che i vaccini non funzionano - Facta
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I dati sui decessi Covid in Inghilterra non dimostrano che i vaccini non funzionano

Il 13 luglio 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni riportate in un post in cui si legge che secondo «i dati sui decessi per stato di vaccinazione» pubblicati dall’Office for national statistics (Ons), l’ufficio nazionale statistico del Regno Unito, in Inghilterra «tra il 1 aprile e il 31 maggio 2022 Il 94% di tutti i decessi sono vaccinati, quasi il 90% dei quali, tri-dosati». Secondo l’autore del post questo significherebbe che i vaccini anti-Covid non sarebbero realmente efficaci contro il decesso causato dal virus e che le autorità «hanno sempre mentito e continuano a farlo».

Si tratta di un’informazione presentata senza il contesto necessario alla sua comprensione, che veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.

Partiamo dalla fonte da cui proviene la notizia. Il post oggetto di analisi ha ripreso quanto scritto in un articolo, pubblicato l’11 luglio 2022 da The Exposé, sito britannico classificato da NewsGuard come «generalmente inaffidabile». Su Facta ci siamo occupati diverse volte di casi di disinformazione pubblicati da The Exposé (qui, qui e qui).

Passiamo al contenuto dell’articolo. The Exposé ha ripreso i dati sui decessi per Covid-19 per stato vaccinale avvenuti in Inghilterra tra il 1° gennaio 2022 e il 31 maggio 2022, pubblicati dall’Ons il 6 luglio 2022. Il sito britannico, partendo dalla tabella 1 contenuta in questo file intitolato “Deaths occurring between 1 January 2021 and 31 May 2022 edition of this dataset”, ha utilizzato i numeri assoluti dei decessi Covid-19 verificatisi in Inghilterra tra aprile 2022 e maggio 2022 [1].

The Exposé, sommando questi dati, ha calcolato che tra aprile e maggio 2022 ci sono stati 4.935 decessi per Covid-19 e che di questi, 4.647 erano persone vaccinate, cioè il 94 per cento del totale. Inoltre, scrive il sito, «ancora più scioccante» è il fatto che 4.216 dei decessi totali (l’85 per cento) erano persone che avevano ricevuto una dose booster (cioè il richiamo dopo il primo ciclo vaccinale).

I numeri dei decessi assoluti legati alla Covid-19 per stato di vaccinazione riportati da The Exposé sono corretti (a parte il dato sui decessi delle persone con tre dosi che sono 4.215 e non 4.216 [2]), ma questi dati di per sé non dimostrano che i vaccini anti-Covid non sono efficaci contro i decessi per Covid-19. Spieghiamo perché.

Nella tabella 1 fornita dall’Ons è presente anche un altro dato che permette di comprendere l’efficacia della vaccinazione nella popolazione di riferimento: il tasso di mortalità mensile standardizzato per età ogni 100.000 abitanti. Questo dato indica quante persone sono decedute per Covid-19 ogni mese in base all’età in una popolazione di riferimento (non vaccinati e vaccinati) composta da 100 mila individui. Il dato non viene preso in considerazione da The Exposé nella sua analisi. 

Considerando invece il dato emerge che il tasso di mortalità per il periodo di riferimento preso in considerazione dal sito (aprile e maggio 2022) è nettamente più alto nella popolazione non vaccinata, rispetto a quella che ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid. Ad aprile 2022 il tasso di mortalità standardizzato per le persone non vaccinate è stato 204.7, mentre per quelle vaccinate 96.5. A maggio 2022, il tasso di mortalità standardizzato per le persone non vaccinate è stato 77.6, mentre per quelle vaccinate con almeno una dose è stato 35.5 [3]

Come spiegato dall’Istituto superiore di sanità (Iss), è cosa nota che, quando la copertura vaccinale nella popolazione è alta, si verifica l’effetto paradosso: questo significa che può capitare che il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile, o anche maggiore, nelle persone vaccinate rispetto ai non vaccinati perché la numerosità di quest’ultimo gruppo diminuisce progressivamente. Per questo motivo, continua l’Iss, «l’utilizzo dei tassi è fondamentale in quanto considerare solo il numero assoluto di eventi in uno specifico gruppo (ad es. completamente vaccinati, non vaccinati, ecc.), anche all’interno della stessa fascia di età, senza riferimento al numero di persone che in quello stesso periodo appartenevano a quello specifico gruppo, può dare informazioni fuorvianti». 

Precisiamo infine che lo stesso Ons, nel riassumere i dati pubblicati lo scorso 6 luglio, ha specificato che in Inghilterra i tassi di mortalità mensili standardizzati per età tra le persone che avevano ricevuto un booster sono stati costantemente inferiori dall’introduzione della dose di richiamo (cioè da settembre 2021), rispetto ai non vaccinati e a quelli con solo una dose o due.

[1] Dopo aver aperto la Tabella 1, scorrere fino a “Deaths involving COVID-19” e guardare i numeri riferiti a “Count of deaths” dei due mesi indicati.

[2] Per calcolarlo, aprire tabella 1, scorrere fino a “Deaths involving COVID-19”, guardare i numeri riferiti a “Count of deaths” di aprile 2022 e maggio 2022 alle voci “Third dose or booster, less than 21 days ago” e “Third dose or booster, at least 21 days ago”.

[3] Per leggere questi dati, aprire tabella 1, scorrere fino a “Deaths involving COVID-19” e confrontare le voci sotto “Age-standardised mortality rate / 100,000 person-years” tra “Unvaccinated” e “Ever vaccinated” per i mesi di aprile e maggio 2022.

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