Non ci sono prove che collegano il decesso di un quindicenne del Colorado al vaccino anti-Covid
Il 7 giugno 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni contenute in uno screenshot circolato su Twitter. L’immagine mostra i dettagli del decesso di un quindicenne avvenuto in Colorado (Stati Uniti) il 20 aprile 2021 a causa di un arresto cardiaco, sopraggiunto due giorni dopo l’inoculazione del vaccino Pfizer/BioNTech.
La storia del decesso è contenuta anche in un altro post, pubblicato su Facebook il 3 maggio 2021, che riporta un articolo del sito web spagnolo Trikooba intitolato “Un 15enne completamente sano muore DUE GIORNI dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer”.
Si tratta di una notizia priva delle necessarie prove a sostegno.
Lo screenshot segnalato proviene da MedAlerts, un sito web che raccoglie le segnalazioni del Vaccine Adverse Event Reporting System (Vaers), database creato negli Stati Uniti nel 1990 per rilevare possibili problemi di sicurezza nei vaccini autorizzati nel Paese. Il database è co-gestito dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) e dalla Food and Drug Administration (Fda) statunitense e, come abbiamo scritto in altre circostanze (ad esempio qui, qui e qui), si avvale di un sistema di segnalazione passivo: questo vuol dire, come si legge all’interno del sito del sistema stesso, che il monitoraggio è affidato alle persone che compilano personalmente i rapporti su possibili reazioni avverse, senza alcun controllo di una terza parte.
I dati contenuti nello screenshot potrebbero insomma non corrispondere al vero, circostanza già verificatasi nei mesi scorsi, quando la segnalazione relativa alla presunta morte di un bambino di due anni era stata eliminata dal sistema Vaers dopo che le verifiche condotte dai Cdc l’avevano dimostrata falsa. Sempre secondo il sito di Vaers, dunque, il sistema «non è stato progettato per determinare se un vaccino ha causato un problema di salute, ma è particolarmente utile per rilevare modelli insoliti o inaspettati di segnalazione di eventi avversi che potrebbero indicare un possibile problema di sicurezza con un vaccino».
Come spiegato sul sito dei Cdc in un aggiornamento datato 27 maggio 2021, tutte le informazioni cliniche disponibili – compreso «certificati di morte, autopsie e cartelle cliniche» – vengono costantemente analizzate dagli esperti governativi, ma al momento non è stato «stabilito un nesso causale» tra decessi e somministrazione dei vaccini anti-Covid.
Precisiamo infine che alla data del 20 aprile 2021, inoltre, il vaccino Pfizer non era ancora stato autorizzato per la somministrazione sui minori di 16 anni negli Stati Uniti, decisione comunicata dalla Food and Drug Administration solo il successivo 10 maggio 2021.