Non è vero che in Australia gli ospedali sono «travolti» per le conseguenze dei vaccini - Facta
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Non è vero che in Australia gli ospedali sono «travolti» per le conseguenze dei vaccini

Il 7 novembre 2021 su Facebook è stato pubblicato uno screenshot di un tweet in lingua inglese pubblicato da «Robert W. Malone» in cui si legge che in Australia gli ospedali sarebbero «travolti» da pazienti con reazioni avverse dei vaccini contro la Covid-19. Nell’immagine compare anche la foto di Mark McGowan, premier dell’Australia Occidentale️.

Si tratta di una notizia falsa. Andiamo con ordine.

Partiamo dall’autore del tweet: come avevamo ricostruito su Facta, Malone è un medico ed ex ricercatore statunitense che partecipò ad alcuni dei primi studi scientifici sulla tecnologia dei vaccini a mRna, ma che ha anche diffuso disinformazione al riguardo

Nel tweet Malone rilancia un video di una dichiarazione del premier McGowan sulla pressione in atto negli ospedali dell’Australia occidentale a causa dei molti ricoveri registrati. Il video, caricato lo scorso 3 novembre sulla piattaforma BitChute – servizio di hosting video noto per le sue regole di moderazione molto permissive e per questo diventato luogo di ritrovo per esponenti di estrema destra e diffusori di teorie complottiste – è intitolato “Hospitals all over Australia are overwhelmed by vaccine-injured patients” (in italiano, “Gli ospedali di tutta l’Australia sono sovraccarichi per via dei pazienti con reazioni avverse da vaccino”).  

Il filmato riprende parte di una conferenza stampa tenuta dal premier australiano lo scorso 31 ottobre (qui integrale). Rispondendo ai giornalisti, McGowan ha affermato che i «nostri ospedali» sono sottoposti a una pressione enorme e che è «difficile sapere» il motivo di una tale crescita di domanda. Secondo il premier ci sono comunque «alcune prove» che suggeriscono «una sorta di reazione ritardata alla Covid». Non è vero, dunque, che McGowan ha detto che la pressione sugli ospedali è dovuta alle conseguenze del vaccino anti-Covid.

Contattato da Reuters, un portavoce del governo dello Stato dell’Australia occidentale ha smentito la notizia e spiegato che McGowan si riferiva in realtà alla situazione generale che il sistema sanitario sta affrontando: «Ci sono impatti della pandemia sul sistema: aumento della domanda di presenze in ospedale per altri disturbi, registro arretrato di interventi di chirurgia elettiva, più bambini che nascono durante la pandemia, ecc».

Precisiamo infine che un portavoce del Dipartimento australiano della salute, sentito da Associated Press, ha comunicato che ad oggi i dati dimostrano che i benefici dei vaccini continuano a superare i rischi e che «la stragrande maggioranza degli eventi avversi del vaccino» non è grave e include sintomi come mal di testa, dolori muscolari, febbre, nausea e stanchezza.

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