No, le zanzare OGM non sono “nuove armi da guerra” - Facta
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No, le zanzare OGM non sono “nuove armi da guerra”

Il 6 settembre 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un video pubblicato il 28 agosto su TikTok. Nel filmato si vede un uomo intervistato da Telecolor, emittente televisiva cremonese, mentre spiega che in Italia esisterebbe un progetto per produrre zanzare da utilizzare come armi da guerra. La persona in questione, identificata dall’emittente televisiva come «Roberto Nuzzo, maresciallo dell’aeronautica militare in riserva», afferma che la Bill and Melinda Gates foundation – fondazione che si occupa di lotta alla povertà, alle malattie e alla diseguaglianza nel mondo – avrebbe supportato il progetto sulle zanzare finanziando con 100mila dollari l’Istituto superiore di sanità (ISS) e il laboratorio di ecologia e genetica del Polo d’innovazione di Genomica (GGB) di Terni, in Umbria, dove si studiano zanzare geneticamente modificate con lo scopo di controllare la malaria.   

Nello stesso filmato l’uomo afferma anche che questa collaborazione per produrre zanzare geneticamente modificate (OGM), sarebbe confermata dall’esistenza di un brevetto dell’esercito statunitense del 2014, in cui sono stati studiati mezzi militari per rilasciare in aree strategiche zanzare contenenti malattie al fine di liberare virus nella popolazione. 

Si tratta di una notizia falsa, che rientra nelle teorie del complotto infondate che riguardano Bill Gates.

Prima di tutto precisiamo che  l’uomo che si vede nel video è Roberto Nuzzo, noto per diffondere notizie infondate legate a diverse teorie del complotto tra cui vaccini, geoingegneria e la Bill and Melinda Gates foundation.

In secondo luogo è importante evidenziare che alcune informazioni contenute nel video in analisi hanno riscontro nella realtà: il Polo GGB sta conducendo alcuni studi sulle zanzare, l’ISS ha ricevuto fondi per condurre uno studio su questi insetti dalla Bill and Melinda Gates foundation ed esiste un brevetto statunitense per rilasciare zanzare nell’aria a scopo militare, ma tutti questi eventi sono scollegati tra loro.

Il Polo GGB è coinvolto in progetti di ricerca che prevedono una collaborazione con l’Imperial College di Londra e il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR). Questi tre enti nel 2021 hanno pubblicato sulla rivista scientifica Nature uno studio intitolato “Suppression of a Field Population of Malaria Mosquito by Sustained Release of Engineered Male Mosquitoes” (in italiano “Soppressione di una popolazione di zanzare della malaria in ambiente naturale mediante il costante rilascio di zanzare maschi trasformate Geneticamente”) che si concentra sull’uso di una tecnologia chiamata gene drive per controllare le popolazioni di zanzare portatrici della malaria, un parassita che causa una malattia che colpisce il sangue e attualmente endemica in molti Paesi tropicali.

Il gene drive è una tecnologia genetica – cioè una tecnica che permette di modificare il DNA al fine di favorire alcuni geni rispetto ad altri – progettata per avvantaggiare la nascita di zanzare maschio che, come avevamo già spiegato su Facta.news, sono incapaci di trasmettere la malaria dato che solo le femmine pungono al fine di completare il ciclo riproduttivo. Nello studio condotto sulle zanzare, questa tecnologia viene utilizzata per modificare geneticamente le zanzare del genere Anopheles gambiae, che sono i principali vettori della malaria. 

In particolare, la ricerca pubblicata su Nature evidenzia come il gene drive sia utilizzato per creare zanzare maschio geneticamente modificate, le quali vengono rilasciate nell’ambiente naturale. Questi maschi portano una modifica genetica che può influenzare la capacità riproduttiva delle zanzare femmine con cui si accoppiano o trasmettere specifici geni progettati per sopprimere la popolazione di zanzare Anopheles gambiae, contribuendo così agli sforzi di controllo della malaria. 

In questo modo, secondo i ricercatori, potrebbe essere possibile ridurre la capacità riproduttiva delle zanzare al fine di  evitare una diffusione di massa della malattia. In altre parole, nel laboratorio del Polo GGB vengono create zanzare OGM in modo da ridurre la trasmissione di una malattia. Contrariamente a quanto affermato da Roberto Nuzzo nel video oggetto della nostra analisi, lo scopo non è quindi quello di usare questi insetti come armi da guerra. 

Il brevetto di cui parla Nuzzo nel filmato riguarda un dispositivo progettato per il rilascio aereo di zanzare tossiche tramite l’impiego di un veicolo aereo senza pilota, che può essere controllato a distanza. L’inventore del dispositivo è indicato come «Calvert S. Mill (USA)». Questo brevetto del 2014 non risulta tuttavia avere alcun collegamento con il governo o con all’esercito statunitense e neanche con lo studio dei tre enti scientifici pubblicato nel 2021.

In passato su Facta.news ci siamo già occupati di notizie false che riguardano le zanzare OGM e Bill Gates.

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