L’Università di Yale non ha sviluppato una tecnologia per vaccinare le persone a loro insaputa - Facta
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L’Università di Yale non ha sviluppato una tecnologia per vaccinare le persone a loro insaputa

Il 9 settembre 2023 è stato pubblicato su Facebook il video di un presunto servizio televisivo diffuso da The Epoch Times. Nel filmato si vede un uomo in giacca e cravatta affermare che gli scienziati dell’università di Yale sarebbero stati in grado di vaccinare i topi attraverso il naso, e senza alcuna iniezione, grazie alle dosi di un vaccino «che contiene nanoparticelle che trasportano il vaccino anti-Covid a mRNA». Secondo l’uomo mostrato  nel video, questa presunta scoperta è «un passo da gigante» verso il momento in cui i governi potrebbero «diffondere il vaccino» senza che la gente si accorga di essere stata vaccinata. In questo modo, sostiene la persona, si raggiungerebbe l’obiettivo di realizzare una campagna di vaccinazione con una resistenza minima da parte delle persone. 

Il filmato è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del post, che recita: «È stato sviluppato il nuovo vaccino Aerosol Covid19 mRNA Bioweapon [in italiano “arma biologica”, n.d.r] che può infettare un ospite senza il suo consenso con nanoparticelle, senza bisogno di iniezione».

Il contenuto è fuorviante e veicola una notizia falsa.

Innanzitutto, il video oggetto di analisi è stato diffuso originariamente il 5 settembre 2023 su X dal profilo di Facts Matter, una programma televisivo condotto da Roman Balmakov (la persona che compare nel filmato), i cui episodi vengono pubblicati da The Epoch Times. Si tratta di un sito che, secondo il giudizio della società di contrasto alla disinformazione NewsGuard, pubblica notizie e articoli di opinione che «includono spesso affermazioni distorte, fuorvianti o prive di fondamento». 

Nel corso della puntata di Facts Matter in questione, Balmakov fa riferimento allo studio pubblicato il 16 agosto 2023 sulla rivista scientifica Science Translational Medicine e intitolato “Polymer nanoparticles deliver mRNA to the lung for mucosal vaccination” (in italiano, “Le nanoparticelle polimeriche trasportano l’mRNA nel polmone per la vaccinazione mucosale”). I ricercatori dell’Università di Yale, in Connecticut (Stati Uniti), hanno sviluppato un vaccino inalabile che protegge dalla Covid-19. Come si legge più specificatamente sul sito dell’università statunitense, i ricercatori hanno dimostrato che due dosi intranasali del vaccino, realizzate con nanoparticelle che trasportano il vaccino a mRNA contro la Covid-19, sono risultate efficaci nei topi. Questo vaccino, continua la spiegazione, risulta minimamente invasivo e mirato ai polmoni e, oltre alla Covid-19, è potenzialmente applicabile a numerose malattie polmonari.

Ciò non significa che questo tipo di vaccino possa essere diffuso nell’aria per vaccinare le persone senza che queste se ne accorgano, e quindi senza il loro consenso, come erroneamente suggerito nel post oggetto di analisi. Contatta dai fact-checker di Reuters, la ricercatrice Alexandra Suberi, tra le autrici dello studio, ha dichiarato infatti che, in primo luogo, «lo studio è stato realizzato sui topi e non è stato condotto alcun test su animali di grandi dimensioni o sull’uomo per dimostrare che la formulazione funzionerebbe sugli esseri umani». Inoltre, il vaccino in questione è stato pensato per essere somministrato nel naso «tramite aspirazione intranasale diretta. Il nostro lavoro non afferma né dimostra che questa formulazione sia compatibile con la somministrazione nell’aria sotto forma di aerosol o nebulizzata», ha concluso Suberi.

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