Il 31 dicembre 2023 è stato pubblicato su Facebook un post dedicato ai «ragazzi (al di sotto dei 42 anni)» deceduti negli anni tra il 2021 e il 2023. Secondo l’autore del post, le persone morte in questa fascia d’età sarebbero state 180 nel 2021, 604 nel 2022 e 1.342 nel 2023. Nei commenti al post viene specificato che i dati in questione farebbero riferimento a «malori» registrati in Italia, ma la fonte di queste informazioni non viene mai esplicitata.

Secondo il contenuto social, nel 2022 si sarebbe registrato un aumento di mortalità per questa fascia di età pari al 235 per cento rispetto all’anno precedente. Nel 2023, sempre rispetto al 2021, l’aumento sarebbe stato invece del 645 per cento. 

Il contenuto oggetto di analisi è infondato. 

Innanzitutto, il contenuto in questione fa parte di uno specifico filone di disinformazione, analizzato più volte su Facta, che sostiene in maniera infondata che i vaccini anti-Covid, dopo la loro somministrazione iniziata a livello globale a dicembre 2020, avrebbero provocato un aumento di «malori improvvisi» o morti improvvise tra le persone vaccinate.

I dati riportati nel post sono privi di qualsiasi riscontro. Per approfondire la questione, Facta ha contattato l’Istituto di statistica italiana (Istat), che pubblica le statistiche ufficiali sulla mortalità in Italia. L’ufficio stampa dell’Istat ci ha fornito i dati delle persone di sesso maschile da 0 a 44 anni decedute in Italia per tutte le cause nel 2021 e nel 2022. 

Confrontando i dati ufficiali dell’Istat presenti nella tabella con i numeri citati nel post oggetto di analisi si deduce che questi ultimi sono del tutto privi di fondamento. Come si può vedere, sommando i dati Istat delle varie fasce di età, nel 2021 in Italia sono deceduti in totale 7.020 uomini da 0 a 44 anni e 6.863 nel 2022. Nel 2022, quindi, rispetto all’anno precedente si è registrato un calo delle persone di sesso maschile decedute. L’Istituto di statistica italiana ha specificato inoltre che per il 2023 non sono ancora disponibili i dati in merito alla mortalità maschile al di sotto dei 44 anni. 

Inoltre, come avevamo spiegato su Facta, Istat non pubblica dati sui «malori improvvisi» in quanto si avvale della Classificazione internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (Icd-10) che non contempla alcun codice specifico per le morti causate, appunto, «da malore improvviso». 

Anche l’ufficio stampa dell’Istituto superiore di sanità (ISS) ha chiarito a Facta che non risultano esistere «nostri studi che abbiano prodotto numeri» come quelli riportati nel post Facebook.