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A gennaio a New York non si voterà per la detenzione dei non vaccinati

A gennaio a New York non si voterà per la detenzione dei non vaccinati

22 dicembre 2021
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Il 20 dicembre 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge: «Se questo é normale per qualcuno  allora avete fatto le vostre. La legislazione di New York prevede la detenzione a tempo indeterminato dei non vaccinati per capriccio del Governatore. Nella prossima sessione legislativa a partire dal 5 gennaio 2022, il Senato e l’Assemblea di New York potrebbero votare un disegno di legge che concederebbe le autorizzazioni per rimuovere e trattenere casi, contatti, vettori o chiunque sia sospettato di presentare una “significativa minaccia per la salute pubblica” e  rimuoverli dalla vita pubblica a tempo indeterminato. Il disegno di legge A416 rappresenta un serio rischio per le libertà fondamentali di tutti gli americani nello stato di New York, compreso il loro diritto di scegliere se ricevere o meno cure mediche e vaccinazioni relative a malattie contagiose finora indeterminate».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.

Il disegno di legge A.416 esiste realmente ed è stato proposto nel 2015 per la prima volta da N. Nick Perry, membro dell’Assemblea dello Stato di New York, come si può verificare qui. La proposta di legge puntava a consentire, durante un’emergenza sanitaria, la «rimozione e la detenzione di casi, contatti e vettori che sono o possono essere un pericolo per la salute pubblica». Il testo non contiene però l’espressione «non vaccinato» e, come spiegato a gennaio 2021 dallo stesso promotore, era stato presentato per la prima volta dopo la scoperta di persone infette da Ebola negli Stati Uniti. 

Dal 2015 a oggi, il disegno di legge non è mai stato calendarizzato per il voto in Assemblea e non sarà votato neanche nella sessione legislativa del prossimo 5 gennaio 2022, come si può verificare qui. N. Nick Perry, il promotore del disegno di legge, ha dichiarato sul proprio profilo Twitter che per mettere fine alla disinformazione ha deciso di stralciare il provvedimento.

Questo caso di disinformazione è stato trattato da diversi siti di fact-checking (qui, qui e qui).

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