No, un responsabile della vaccinazione anti-Covid in Slovenia non ha ammesso che ai politici veniva dato un placebo
Il 19 maggio 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare lo screenshot di un tweet del 17 maggio. Lo stesso contenuto è stato diffuso anche su Facebook. Nel contenuto pubblicato sui social si legge che, secondo quanto riportato dal «Prof. Perronne», in Slovenia «uno dei responsabili della VACCINAZIONE ha ammesso pubblicamente che esistevano lotti di placebo per evitare effetti collaterali, destinati a funzionari, politici e giornalisti».
Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.
Christian Perronne è un infettivologo francese che, come abbiamo ricostruito su Facta.news, ha diffuso notizie infondate e fuorvianti sui vaccini anti-Covid.
La frase citata nel post oggetto di analisi è stata detta da Perronne durante un’intervista pubblicata il 12 maggio 2023 da France-Soir, sito classificato da NewsGuardcome diffusore di disinformazione e di teorie del complotto infondate sui vaccini contro la Covid-19. A novembre 2022, in base alla decisione della Commissione mista per le pubblicazioni e le agenzie di stampa francese (Cppap), France-Soirnon è più riconosciuto come sito di informazione perché non soddisfaceva tutti i criteri fissati dalla legge per ottenere una simile qualifica.
Chiariti questi aspetti, passiamo al contenuto segnalato. Quanto dichiarato da Perronne è un’informazione infondata che circola online dal 202i. Come avevamo verificato all’epoca su Facta.news nessun responsabile per la vaccinazione anti-Covid in Slovenia ha mai rilasciato una simile dichiarazione. A parlare era stata invece una ex infermiera di nome Vera Kanalec, non coinvolta nel programma di vaccinazione nel Paese. Kanalec aveva fatto una serie di dichiarazioni sui vaccini non supportate dai fatti e smentite dalla comunità scientifica.
No, la pandemia di Covid-19 non è stata prevista nel 1981
Secondo quanto circola su alcuni social media, un romanzo del 1981 proverebbe che la pandemia di Covid-19 è stata pianificata, ma la scienza smentisce questa tesi