Il 10 giugno 2021 su Facebook è stata pubblicata una foto che mostra una presunta lattina di Coca-Cola con una scritta, in inglese, su un lato. Si legge: «cerca di essere meno bianco». L’immagine è accompagnata da questo commento, scritto da chi ha pubblicato il contenuto su Facebook: «”Cerca di essere meno bianco”. Coc@-Col@ r@zzista, vuole solo generare divisioni e metterci contro gli uni con gli altri. Siamo un’unica cosa. Non esistono razze, confini o colori, siamo un tutt’uno».
Si tratta di una notizia falsa.
Contattata dai colleghi di PolitiFact, la società statunitense ha smentito di aver prodotto una simile lattina: «La finta lattina di Coca-Cola che appare sui social media non è stata creata, distribuita o autorizzata dalla società Coca-Cola».
Mark Scanlon, direttore del Center for cybersecurity & cybercrime investigation presso l’University College di Dublino, ha precisato a Reuters che la foto oggetto della nostra verifica presenta segni di manipolazione. «Il principale indicatore di manipolazione a mio avviso sono le incongruenze nelle lettere dello slogan» “Try be less white” che compare sulla lattina, in particolare nelle lettere “e” ed “o”, ha spiegato Scanlon.
Lo scorso febbraio si era diffusa sui social un’immagine simile a quella oggetto della nostra verifica, con una lattina di Coca-Cola con la stessa scritta. In quel caso Snopes aveva mostrato che si trattava di un’immagine modificata: nella foto originale, infatti, la scritta non compariva.
Questi casi di disinformazione nei confronti dell’azienda Coca-Cola sono nati dopo che a febbraio 2021 si era diffusa la notizia che secondo cui la società aveva promosso per i suoi dipendenti un seminario online sulla diversità intitolato “Confronting Racism”. Alcune diapositive esortavano i dipendenti della Coca-Cola a «essere meno oppressivi», «meno sulla difensiva», «meno ignoranti» e «cercare di essere meno bianchi» nei loro rapporti di lavoro. Per questo motivo, Coca-Cola era stata criticata sui social con l’accusa di promuovere una forma di «razzismo inverso» e la retorica «anti-bianchi». Ai primi di marzo, la società aveva risposto alle accuse ricevute, precisando che l’obiettivo della formazione dei propri dipendenti è quello di aiutare a costruire un posto di lavoro rispettoso per tutti e che «alcuni contenuti accessibili tramite la nostra piattaforma di formazione aziendale non erano in linea con questo approccio». Per questo motivo quel contenuto era stato rimosso dalla piattaforma aziendale della società. «Ci scusiamo con coloro che sono stati offesi da questo contenuto. Non incoraggeremo mai nessuno a essere meno di se stesso», concludeva la nota della società.