Il 10 aprile 2024 è stata pubblicata su Facebook una foto che mostra una donna bionda di spalle che indossa un abito nero lungo da sera, con una lunga scollatura sulla schiena che mostra una parte di sedere. La scena sembra svolgersi durante un evento mondano all’interno di una grande stanza. L’immagine è accompagnata da questo commento, scritto dall’autore del post: «La russa Dasha Navalnaya (figlia del defunto Navalny) al buffet offerto dall’ambasciatore ucraino negli Stati Uniti». Lo stesso contenuto è stato diffuso su X.
Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.
La foto non è stata scattata ad aprile 2024 negli Stati Uniti e non ritrae Dasha Navalnaya, figlia di Alexei Navalny, attivista anti-corruzione e il più noto oppositore politico del presidente russo Vladimir Putin, morto il 16 febbraio 2024 in una colonia penale russa di massima sicurezza. Navalny era in carcere dal 2021 con accuse considerate politicamente motivate.
Utilizzando la ricerca inversa delle immagini, abbiamo potuto verificare che la foto in questione circola online dal 2017 e che uno dei risultati ottenuti rimanda al profilo Facebook di una donna che si chiama “Svetlana Glebova”. Secondo le informazioni personali presenti sul profilo, la donna lavora nella moda e vive a San Pietroburgo. Analizzando le foto pubbliche pubblicate nel 2017 dal profilo di Svetlana Glebova, è possibile trovare una serie di scatti che la mostrano indossare il vestito da sera nero della foto oggetto di analisi. Inoltre, come si può leggere nelle didascalie che accompagnano le immagini, Svetlana Glebova con quel vestito nero da sera stava partecipando a un evento organizzato all’Hotel Hilton di San Pietroburgo, in Russia. Come hanno verificato i fact-checker sloveni di Siol.net, diversi elementi che compaiono nelle foto di Glebova del 2017 – come i lampadari, le pareti, i divani – confermano che la scena è stata ripresa all’Hotel Hilton a San Pietroburgo.
Su Facta ci siamo occupati di diversi casi di disinformazione contro la famiglia Navalny diffusi dalla disinformazione filorussa, dopo la morte in carcere dell’oppositore politico di Vladimir Putin.