Il 24 ottobre 2022 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge di un uomo di nome «Doug Brignole» che avrebbe affermato: «Chi crede che i vaccini uccidano, mi può usare come test. Se muoio, avevate ragione, altrimenti dovrete ammettere di esservi sbagliati e di essere stati fuorviati». Il testo proseguendo affermando che «Doug Brignole è morto improvvisamente giovedì scorso».
Si tratta di un contenuto presentato senza il contesto necessario alla sua comprensione e che per questo veicola una notizia falsa.
Doug Brignole, bodybuilder ed esperto di fitness statunitense, è deceduto il 13 ottobre 2022 all’età di 62 anni. Diciotto mesi prima di morire, il 6 aprile 2021, Brignole aveva scritto il messaggio citato nel post oggetto di analisi sul suo profilo Facebook, sotto a un post pubblicato il giorno in cui annunciava di essersi vaccinato con la prima dose contro la Covid-19 e invitava le altre persone a fare lo stesso. Non risultano notizie sul fatto che lo sportivo abbia ricevuto delle dosi di richiamo del vaccino.
La morte di Brignole non è stata però causata dal vaccino anti-Covid, come suggerito erroneamente dal contenuto oggetto di analisi. Nel rapporto del medico legale della contea di Los Angeles si legge che Brignole è morto a causa della Covid-19 (qui e qui) e che l’uomo soffriva già di una malattia cardiovascolare arterosclerotica che ha contribuito al suo decesso perché ha ridotto la capacità del suo corpo di tollerare gli effetti dell’infezione da nuovo coronavirus.
Come hanno spiegato i colleghi statunitensi di FactCheck.org, sin dai primi giorni della pandemia «è noto che le malattie cardiache aumentano il rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19 che potrebbero portare alla morte». Inoltre, in uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Infectious Diseases della Oxford University Press, gli studiosi, esaminando i certificati di morte di 106 persone che hanno contratto la Covid-19 dopo essere state vaccinate e sono decedute tra gennaio e aprile 2021 negli Stati Uniti, hanno scoperto che il 14 per cento di loro aveva problemi cardiaci simili a quello di Brignole.
È comunque importante precisare che in base ai dati dei Centers for disease control and prevention (Cdc) – l’agenzia di salute pubblica statunitense –, le persone vaccinate hanno una probabilità molto maggiore di sopravvivere a un’infezione da Covid-19 rispetto a quelle non vaccinate. Gli stessi risultati sono stati riscontrati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in Italia e dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) nell’Unione europea.
Clicca qui per iscriverti alla newsletter gratuita di Facta
Ogni sabato mattina riceverai il meglio del nostro lavoro