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No, le proteste non hanno bloccato la riforma delle pensioni in Francia

No, le proteste non hanno bloccato la riforma delle pensioni in Francia

7 agosto 2023
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Il 7 agosto 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione su WhatsApp che chiedeva di verificare un post pubblicato il 3 agosto su Facebook su un gruppo che diffonde contenuti antivaccinisti. Nel post in questione si legge: «LA FRANCIA HA VINTO Uomini in pensione a 62 anni Donne in pensione a 58 Viva il coraggio del popolo francese». Lo stesso contenuto è stato condiviso anche su TikTok.

Questa notizia è però infondata. 

Nonostante mesi di proteste e scioperi proclamati dai sindacati in tutta la Francia, il 20 marzo 2023 l’Assemblea nazionale francese ha adottato in via definitiva la riforma delle pensioni, annunciata a gennaio dalla prima ministra Elisabeth Borne. Il testo stabilisce dal 1º settembre 2023 un innalzamento graduale, di tre mesi ogni anno, dell’età pensionabile, che da 62 anni passerà a 64 anni. Il 14 aprile 2023 il Consiglio costituzionale francese, organo che svolge tra le altre cose la funzione di controllo di legittimità costituzionale delle leggi, ha convalidato la maggior parte delle misure previste dalla riforma, compresa la norma più contestata e cioè l’innalzamento dell’età pensionabile di due anni. Lo stesso giorno il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha promulgato il testo, che è stato successivamente pubblicato in Gazzetta ufficiale.

Non è quindi vero che le proteste hanno fermato la riforma delle pensioni in Francia.

Su Facta.news ci siamo occupati di diversi casi di disinformazioni legati alle proteste contro la riforma delle pensioni in Francia.

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