Il 19 dicembre 2022 è stata pubblicata su Facebook un’immagine in cui si legge che il World Economic Forum (Wef) avrebbe dichiarato che «Gesù è una fake news» e che «Dio è morto».
Nell’immagine è presente anche un link che rimanda a un articolo pubblicato sul sito News Punch il 9 dicembre 2022 intitolato “Il World Economic Forum dichiara “Gesù è una notizia falsa” e “Dio è morto””.
Si tratta di un contenuto infondato. Vediamo perché.
Prima di tutto è importante precisare che il Wef è noto per il suo incontro annuale di leader politici e imprenditoriali globali a Davos, in Svizzera, ed è stato più volte al centro di svariate teorie del complotto e campagne di disinformazione, come abbiamo spiegato in precedenza su Facta.news.
Inoltre, News Punch, sito da cui è stata presa la notizia riportata nell’immagine che stiamo analizzando, è noto per diffondere disinformazione su svariate tematiche.
Passiamo ora al contenuto del post in esame. I commenti riportati nell’immagine e attribuiti al Wef sembrano essere parafrasati da alcuni interventi di Yuval Noah Harari, autore e storico dell’Università Ebraica di Gerusalemme.
Nel suo libro intitolato “Homo Deus: A History of Tomorrow” e pubblicato nel 2015, Harari ha fatto riferimento alla citazione del filosofo Friedrich Nietzsche secondo cui «Dio è morto». L’autore aveva aggiunto che «più di un secolo dopo che Nietzsche lo ha dichiarato morto, Dio sembra tornare» anche se questo è un miraggio poiché secondo lui «Dio è morto, ci vuole solo un po’ per sbarazzarsi del corpo». In questo passaggio Yuval Noah Harari metteva in guardia i lettori rispetto ai potenziali rischi provocati dalle nuove tecnologie, utilizzando un linguaggio biblico e filosofico.
Inoltre, in un’intervista con Google dell’ottobre 2018, Harari, mentre cercava di spiegare come un ebreo potrebbe respingere le credenze cristiane quando promuove la propria fede, aveva affermato: «Tutte queste storie su Gesù che risorge dai morti ed è il figlio di Dio, questa è una notizia falsa».
Infine, Naama Wartenburg, portavoce di Harari, ha dichiarato ai colleghi di Ap che Harari non ha mai lavorato per il Wef e «le persone che presentano il Prof. Harari come consulente, assistente o qualcuno che ha lavorato per il WEF di Schwab mentono deliberatamente o sono semplicemente fuorviate o male informate». Infatti, Harari è intervenuto a Davos come ospite nel 2018 e nel 2020, e mai come funzionario dell’organizzazione.
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