Il no-vax pentito Marco Marchesin non è un «attore» de “La vita in diretta”
Il 14 dicembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni riportate in un post pubblicato il giorno precedente su Instagram, contenente due foto messe a confronto. La prima mostra Marco Marchesin, sostenitore di tesi antivacciniste poi ammalatosi di Covid, che a inizio dicembre aveva pubblicato sui social un appello dalla terapia intensiva in cui invitava a non seguire il suo esempio e a vaccinarsi, perché «questa malattia non è uno scherzo, distrugge i polmoni». Il 12 dicembre scorso, il filmato era stato pubblicato da numerosi mezzi di informazione (ad esempio qui, qui e qui), circostanza che aveva costretto Marchesin a rimuovere il contenuto in seguito alle minacce ricevute.
La seconda foto mostra invece un paziente ricoverato a novembre 2020 nella terapia sub-intensiva dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino e ripreso durante un servizio della trasmissione di Rai1 “La vita in diretta”. Come avevamo raccontato in questo articolo, la presenza dell’uomo aveva scatenato numerose teorie del complotto, che lo descrivevano come un attore comparso in altri servizi mandati in onda dalla trasmissione.
Le due foto sono state pubblicate su Instagram insieme a un commento, scritto dall’autore del post, in cui si legge: «No va beh vi ricordate il video con l’attore sul lettino senza mascherina?! Bene… è ritornato almeno cambiare attori».
Si tratta di una notizia falsa.
Benché il filmato di Marchesin non sia più disponibile, questo è stato ricondiviso da numerosi profili social, tra cui quello del dottor Cosimo Franco, primario del reparto di terapia intensiva respiratoria dell’ospedale di Piacenza, e riconduce al profilo Facebook del paziente ospedalizzato. Tra i contenuti in evidenza all’interno della sezione “intro”, troviamo almeno una fotografia che mostra chiaramente il volto di Marchesin.
Come avevamo già ricostruito nell’articolo di novembre 2020, le immagini più nitide dell’uomo ricoverato nella terapia sub-intensiva di Torino sono invece le seguenti:
Com’è evidente dal confronto, il paziente ospedalizzato a Torino e quello di Piacenza sono due persone diverse.
No, la pandemia di Covid-19 non è stata prevista nel 1981
Secondo quanto circola su alcuni social media, un romanzo del 1981 proverebbe che la pandemia di Covid-19 è stata pianificata, ma la scienza smentisce questa tesi