Il 31 luglio 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine in cui si legge questo testo: «Suicidati in garage anche i coniugi Bannon proprietari dell’azienda farmaceutica canadese che ha come prodotto di punta l’idrossiclorochina». Sotto il testo compare lo screenshot di una notizia pubblicata dal sito di RaiNews, il cui titolo recita: «Canada, trovati morti il re dei farmaci e sua moglie. I media: forse caso di omicidio-suicidio». Il sottotitolo aggiunge alcune informazioni: «I corpi senza vita di Barry Sherman e sua moglie Honey sono stati trovati ieri nella loro elegante villa in un esclusivo quartiere [a] nord della città».
Si tratta di un contenuto fuorviante che veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.
La notizia citata nel post oggetto di verifica è stata effettivamente pubblicata da RaiNews il 16 dicembre 2017. L’articolo in questione riportava che a Toronto, in Canada, erano stati trovati nel seminterrato della loro casa «i cadaveri di Barry Sherman, fondatore del gigante farmaceutico Apotex, e di sua moglie Honey». All’epoca la notizia era stata pubblicata da diverse testate italiane e internazionali (qui, qui, qui, qui e qui). A giugno 2021 la testata canadese Cbc news ha scritto che, a quattro anni dal ritrovamento dei corpi dei coniugi Sherman, il caso è rimasto irrisolto e le indagini delle forze di polizia sono ancora in corso.
È invece priva di riscontri la notizia secondo cui dei coniugi di nome «Bannon» e presunti proprietari di un’azienda farmaceutica canadese che produce l’idrossiclorochina si siano suicidati in un garage nel 2021. Come abbiamo visto, Barry Sherman, ex presidente e Ceo di Apotex – azienda farmaceutica canadese fondata nel 1974 che produce oltre 300 farmaci generici, tra cui l’idrossiclorochina –, è stato trovato morto insieme alla moglie nel garage della propria casa nel 2017 e in base alle indagini, che sono ancora in corso, non è stato accertato che i due coniugi si siano suicidati. Le morti di Sherman e di sua moglie, avvenute nel 2017, non hanno quindi nessun legame con la pandemia di Covid-19, iniziata nel 2020, e con l’uso dell’idrossiclorochina (un medicinale antireumatico) come possibile trattamento della malattia provocata dal nuovo coronavirus Sars-CoV-2.
Precisiamo infine che Apotex ha donato tra marzo e aprile 2020 una cospicua quantità di dosi di idrossiclorochina per effettuare studi clinici che ne valutassero la sua efficacia contro la Covid-19. Come abbiamo scritto in un un precedente articolo, sebbene il farmaco fosse stato autorizzato in un primo momento nel trattare la Covid-19, non esistono prove esaustive della sua efficacia, mentre la comunità scientifica appare compatta (qui e qui) nel sottolinearne i seri effetti collaterali. Ad oggi, come ha comunicato recentemente il Ministero della salute italiano, l’efficacia di questo farmaco «non è stata confermata in nessuno degli studi clinici randomizzati fino ad ora condotti».