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L’app per il monitoraggio di Covid-19 non sarà obbligatoria «per legge» se il 60% degli italiani la scaricherà

L’app per il monitoraggio di Covid-19 non sarà obbligatoria «per legge» se il 60% degli italiani la scaricherà

22 aprile 2020
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Il 21 aprile su Facebook è stato pubblicato uno status che riporta un messaggio di avvertimento. Stando a quanto scritto, se l’app per monitorare il contagio di Covid-19 sarà scaricata dal 60% degli italiani diventerà automaticamente obbligatoria per legge.

Questa notizia non trova riscontro in nessuna testata nazionale, locale e in nessun comunicato ufficiale delle autorità. Si tratta quindi di una notizia frutto di fantasia.

Come hanno sostenuto sia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (durante un’informativa tenuta al Senato il 21 aprile) sia la ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano (in una nota databile allo stesso giorno), l’applicazione pensata per contribuire al contact tracing (cioè tracciamento dei contatti, una delle strategie utili per contrastare il contagio del virus) sarà offerta su base volontaria e non sarà obbligatoria. Il governo ha inoltre precisato che farà «in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazione dei movimenti o altri pregiudizi».

Infine, la percentuale presente nello status in questione (e, quindi, il 60%) è stata riportata nei giorni scorsi dalla ministra Pisano e dal Garante della Privacy Antonello Soro (qui e qui) per spiegare che l’app sarebbe stata efficace e utile solo se scaricata dal 60 per cento degli italiani. Quel dato, quindi, non è collegato a nessun eventuale obbligo di legge di scaricare l’applicazione.

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