Logo
Le parole di Bourla (Ceo di Pfizer) sulla protezione del vaccino riguardavano la variante omicron

Le parole di Bourla (Ceo di Pfizer) sulla protezione del vaccino riguardavano la variante omicron

24 gennaio 2022
Condividi

Il 10 gennaio 2022 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si sostiene che il Ceo della casa farmaceutica statunitense Pfizer, Albert Bourla, avrebbe dichiarato che «due dosi di vaccino offrono una protezione molto limitata, se non nulla». Come prova, viene allegato un video che mostra Bourla affermare: «due dosi di vaccino offrono una protezione molto limitata, tre dosi offrono una protezione ragionevole contro l’ospedalizzazione e i decessi e minore contro l’infezione».  Il video, secondo l’autore del post, non sarebbe «più disponibile al pubblico». 

Si tratta di un contenuto che veicola notizie false e fuorvianti. Andiamo con ordine.

Il video allegato al post è parte dell’intervista rilasciata lo scorso 10 gennaio da Bourla a Yahoo Finance. L’intervista completa è stata pubblicata lo stesso giorno sull’account Youtube di Yahoo Finance e, come si può verificare qui, da quel giorno è disponibile al pubblico.  

Passiamo alle parole di Bourla. Ascoltando la dichiarazione completa (al minuto 1:07) o leggendo la trascrizione dell’intervista (disponibile qui), il Ceo di Pfizer quando ha dichiarato che due dosi di vaccino offrono una protezione molto limitata mentre tre dosi ne offrono una ragionevole contro il ricovero e i decessi ma minore contro l’infezione, si riferiva esclusivamente alla variante omicron. Per questo motivo, il Ceo aggiunge (al minuto 1:57) che la casa farmaceutica sta lavorando a una nuova versione del vaccino anti-Covid «che riguarderà anche omicron». 

Il quadro fornito da Bourla sugli effetti ad oggi emersi del vaccino contro omicron trova conferma in quanto comunicato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in una nota pubblicata il 20 gennaio 2022. Si legge che i «risultati di studi pubblicati di recente mostrano che l’efficacia dei vaccini contro la malattia sintomatica è inferiore per Omicron rispetto ad altre varianti e tende a diminuire nel tempo. Di conseguenza, è probabile che un numero maggiore di persone vaccinate sviluppi una malattia nonostante la vaccinazione a causa di questa variante». «Tuttavia – prosegue l’Aifa – questi studi dimostrano anche che la vaccinazione continua a fornire un elevato livello di protezione contro la malattia grave e il ricovero in ospedale associati a Omicron. Le ultime evidenze, che includono dati di efficacia dal mondo reale, suggeriscono inoltre che le persone che hanno ricevuto una dose di richiamo dispongono di una protezione migliore rispetto a coloro che hanno ricevuto solo il ciclo primario».

Questo caso di disinformazione è stato trattato da diversi siti di fact-checking (qui, qui, qui, qui e qui).

Potrebbero interessarti
Segnala su Whatsapp