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L’indagine per truffa di Zangrillo risale al 2015 e la sua posizione è stata archiviata

L’indagine per truffa di Zangrillo risale al 2015 e la sua posizione è stata archiviata

15 giugno 2022
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Il 10 giugno 2022 su Facebook è stato pubblicato uno screenshot che mostra il titolo di un articolo pubblicato da il Fatto Quotidiano. La notizia è la seguente: «San Raffaele, ‘truffa da 28 milioni di euro al Ssn’. Indagato Zangrillo, medico di Berlusconi».

Si tratta di una notizia vecchia, presentata senza il contesto necessario per la sua comprensione.

L’articolo oggetto di analisi è reale, ma non è stato pubblicato a giugno 2022. La notizia dell’indagine della Procura di Milano nei confronti di Alberto Zangrillo, primario dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell’ospedale San Raffaele di Milano, e altri soggetti che lavoravano nella stessa struttura per una presunta truffa da 28 milioni di euro al servizio sanitario nazionale, è stata data da il Fatto Quotidiano il 16 giugno 2015, come si può verificare qui. All’epoca la stessa notizia era stata pubblicata da agenzie stampa e quotidiani nazionali (qui, qui, qui e qui).

Nel 2016 la Procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione per Alberto Zangrillo e per altri medici all’ospedale San Raffaele precedentemente indagati. Nel 2017 erano stati invece rinviati a giudizio tre dirigenti dell’ospedale coinvolti nella stessa inchiesta. Un anno dopo, nel 2018, poi, i tre imputati sono stati assolti in primo grado dal giudice monocratico del Tribunale di Milano in primo grado perché «il fatto non sussiste». 

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