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Michael Collins non ha scattato foto delle stelle, ma ciò non mette in dubbio l’allunaggio dell’Apollo 11

Michael Collins non ha scattato foto delle stelle, ma ciò non mette in dubbio l’allunaggio dell’Apollo 11

30 aprile 2021
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Il 30 aprile 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via email la richiesta di verificare un articolo di Massimo Mazzucco,  di cui abbiamo parlato in passato riguardo alla disinformazione sulla Covid-19 e autore di un documentario in cui contesta la realtà delle missioni lunari Apollo. L’articolo, intitolato «E’ morto l’uomo che si dimenticò di fotografare le stelle», è stato pubblicato il 29 aprile 2021 sul sito Come Don Chisciotte in occasione del decesso, avvenuto il giorno precedente, di Michael Collins, astronauta della missione Apollo 11.

Secondo l’articolo Collins, che rimase a bordo del modulo di comando in orbita lunare mentre Neil Armstrong e Buzz Aldrin scesero sulla Luna, non avrebbe mai scattato fotografie del cielo stellato durante il suo volo. Mazzucco scrive che, trovandosi fuori dall’atmosfera «Collins avrebbe potuto scattare fotografie delle stelle lontane con una nitidezza mai vista prima», trovando inverosimile la versione ufficiale secondo cui, scrive Mazzucco, «Collins aveva ben altro da fare che occuparsi delle fotografie». La conclusione è che si tratti di un’incongruenza tale da «legittimare in pieno i sospetti di una grande messinscena», tanto che Mazzucco conclude chiedendosi «Chissà dove è stato davvero Michael Collins fra il 16 e il 23 luglio del 1969, le date della presunta missione Apollo 11 sulla Luna?».

Michael Collins (al centro) con Neil Armstrong (a sinistra) e Buzz Aldrin (a destra), durante la quarantena al ritorno dalla Luna. Photo credits: Nasa

È vero che non ci sono fotografie del cielo stellato scattate da Collins, ma i sospetti di Mazzucco sono del tutto privi di fondamento. Che le missioni Apollo abbiano effettivamente portato esseri umani sulla luna, nonostante le persistenti teorie del complotto (di cui in passato ci siamo occupati su Facta) è dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio: tra le prove più schiaccianti, i 382 kg di roccia lunare riportati indietro dalle missioni e le immagini della sonda Lunar Recoinnassance Orbiter che ha fotografato dall’orbita lunare i siti degli allunaggi. Vediamo come sono andate le cose. 

Seguendo l’archivio Nasa delle foto di Apollo 11, si può dedurre quali sono state le foto scattate da Collins mentre era solo all’interno del modulo di comando, durante la missione di Armstrong e Aldrin sulla superficie. L’ultima foto dal modulo di comando che mostra il distacco del modulo lunare dal modulo di comando è AS11-44-6600, mentre la prima che mostra il rientro del modulo lunare è AS11-44-6621. Le foto in mezzo a queste due, presumibilmente scattate durante le orbite di Collins intorno alla Luna, sono tutte fotografie della Terra e della superficie lunare, e in effetti non mostrano stelle (ecco alcuni esempi). 

Che le foto in cui è inquadrata la Luna o la Terra non mostrino stelle è normale: come spiegano varie fonti, quasi tutte le foto della Luna, Terra o altri pianeti scattate nello spazio dagli astronauti Apollo come dalle sonde automatiche, non mostrano le stelle per il semplice motivo che sono molto meno luminose del pianeta inquadrato. Per vederle, bisognerebbe sovraesporre moltissimo l’immagine. In alcune foto della successiva missione Apollo 14 è stato possibile però riconoscere il pianeta Venere, molto più brillante delle normali stelle.

A differenza di quanto afferma Mazzucco, in ogni caso probabilmente Collins non avrebbe mai potuto scattare delle immagini nitide delle stelle mentre si trovava nel modulo di comando: come di nuovo riportato da più fonti, le macchine fotografiche a bordo di Apollo 11 non avevano un controllo automatico dell’esposizione, tanto che sulle macchine erano incollati degli appunti (visibili in questa fotografia) per l’apertura dell’obiettivo da usare a seconda delle condizioni di luce. L’esposizione massima permessa dall’otturatore era di 1 secondo; per confronto anche con le tecnologie fotografiche attuali il tempo di esposizione consigliato per delle fotografie del cielo notturno è come minimo di dieci secondi. Tali fotografie comunque non avrebbero rilevato niente di diverso di quanto visibile da Terra: per percepire la differenza dovuta alla mancanza di atmosfera sarebbe servito un telescopio di almeno 20 cm di diametro.

Esistono però delle fotografie delle stelle scattate dalla Luna, anche se non durante la missione Apollo 11: a bordo della missione Apollo 16 gli astronauti portarono sulla Luna un telescopio sensibile alla luce ultravioletta e scattarono numerose fotografie a lunga esposizione delle stelle viste dalla Luna. In questo caso le foto sono state fatte per un preciso scopo scientifico: sulla Terra la luce nell’ultravioletto lontano è infatti assorbita dall’atmosfera e quindi il telescopio, sulla Luna, poteva fare davvero osservazioni scientifiche impossibili da Terra. 

In conclusione, è vero che non ci sono foto delle stelle scattate da Michael Collins durante la missione Apollo 11. Questo però è dovuto al fatto che l’apparato fotografico a disposizione non era adatto allo scopo e non avrebbe avuto alcun senso sprecare fotografie per foto del cielo stellato senza motivo scientifico. In almeno una missione successiva (Apollo 16) sono state scattate foto delle stelle dalla Luna con un apposito telescopio.

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