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Nancy Pelosi non ha scritto una lettera al sindaco di Portland invitando a dare «la colpa a Trump» per gli scontri durante le manifestazioni BLM

Nancy Pelosi non ha scritto una lettera al sindaco di Portland invitando a dare «la colpa a Trump» per gli scontri durante le manifestazioni BLM

13 gennaio 2021
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Il 10 gennaio 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine che mostrerebbe una lettera che Nancy Pelosi, la speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’America, avrebbe inviato il 27 agosto 2020 a Ted Wheeler, sindaco di Portland (Stato dell’Oregon) in seguito alle proteste insorte nella città a sostegno del movimento antirazzista Black Lives Matter.

Nella lettera si legge che il sindaco, secondo Pelosi, dovrebbe attenersi al «collaudato Manuale Operativo Democratico» che al punto 4 prevederebbe che «quando non puoi mantenere l’ordine DAI LA COLPA A TRUMP». L’immagine è accompagnata da questo commento, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «La lettera di Nancy Pelosi a Ted Wheeler, sindaco di Portland, in Oregon (sede degli scontri più violenti dei BLM) con la traduzione in italiano a lato “quando non puoi mantenere l’ordine dai la colpa a Trump!” #vergogna #democraticiusa #imbarazzanti».

La notizia oggetto della nostra analisi è falsa.

La presunta lettera non trova riscontro all’interno del sito web ufficiale di Nancy Pelosi, dove vengono raccolte tutte le sue dichiarazioni, lettere e discorsi ufficiali. Drew Hammill, vice capo del personale di Pelosi, l’11 gennaio 2021 ha dichiarato ai colleghi di Afp che la notizia è falsa. Un portavoce di Wheeler ha poi confermato al sito di fact-checking statunitense PolitiFact che il sindaco non ha ricevuto «alcuna corrispondenza dal presidente Pelosi durante le recenti manifestazioni».

Infine, Hany Farid, professore all’Università della California e specializzato in analisi forense digitale, studiando l’immagine della falsa lettera che circola sui social ha riscontrato che si tratta di un documento alterato. Ha dichiarato che «il logo e la firma hanno uno sfondo diverso rispetto al resto dell’immagine. La mia ipotesi è che questi due elementi siano stati estratti da un documento separato con una tinta leggermente più gialla e incollati in un nuovo documento».

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