Il 26 agosto 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che i Centers for disease control and prevention (Cdc) – l’agenzia di salute pubblica statunitense – avrebbero avvertito il 17 agosto scorso «di un previsto focolaio di mielite flaccida acuta (Afm), una malattia simile alla poliomielite, nei prossimi quattro mesi». Secondo il post «è evidente» che con questo avviso «stanno preparando la popolazione alla valanga di danno neuronale (polio) che la vaccinazione produrrà nei bambini in modo che non si stabilisca alcuna associazione con il vaccino».
Si tratta di una notizia falsa.
I Cdc non hanno mai pubblicato ad agosto 2021 un comunicato stampa o un rapporto su un possibile focolaio di mielite flaccide acuta (Afm) – malattia rara simile alla poliomielite che colpisce prevalentemente i bambini – il prossimo autunno, come si può verificare qui.
L’agenzia statunitense ha invece pubblicato il 4 agosto 2020, quindi più di un anno fa, un comunicato stampa in cui prevedeva che il 2020 sarebbe stato un altro anno di picco di casi di Afm. Si tratta di un avvertimento pubblicato quattro mesi prima dell’avvio della vaccinazione di massa contro Covid-19 negli Stati Uniti d’America, partita a metà dicembre 2020. Per questo motivo, il comunicato dei Cdc dell’agosto 2020 sull’Afm non ha alcun legame con la campagna di vaccinazione iniziata diversi mesi dopo. Contattato dai colleghi di Afp Scott Pauley, addetto stampa dei Cdc, ha dichiarato che «non c’è alcuna connessione tra l’Afm e i vaccini contro la Covid-19».
Precisiamo infine che alla fine nel 2020 sono stati registrati negli Stati Uniti 32 casi di Afm, rispetto ai 120 del 2014, ai 22 del 2015, ai 153 del 2016, ai 38 del 2017, ai 238 del 2018 e ai 47 casi del 2019. Nel 2021, al 31 agosto, sono stati confermati 15 casi di Afm.