Il 16 dicembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni riportate in un articolo pubblicato il 14 dicembre dal sito web Blondet & Friends, di cui ci eravamo già occupati in passato per alcuni casi di disinformazione sui vaccini contro la Covid-19.
L’articolo oggetto della segnalazione si intitola “Il funzionario dell’OMS diventa informatore: ‘La pandemia è falsa; i documenti dimostrano che tutto è pianificato’” e riferisce di «un’intervista a un quotidiano norvegese» con cui «la (ora ex) rispettata funzionaria norvegese dell’OMS, la dottoressa Astrid Struckelberger [in realtà Astrid Stuckelberger, ndr]» avrebbe affermato che «l’intera pandemia di corona è falsa e che i documenti dimostrano che tutto ciò che viene fatto ora è stato ampiamente pianificato in anticipo».
Si tratta di una notizia falsa.
Innanzitutto, l’intervista citata nell’articolo esiste realmente ed è stata pubblicata il 18 novembre 2021 dal sito web norvegese Hemali.no con il titolo “Una pandemia di bugie”. Nell’intervista Stuckelberger definisce i vaccini «un esperimento biotecnologico» che conterrebbe grafene (avevamo già smentito quest’informazione qui) e si riferisce alla pandemia di coronavirus come a «una bugia».
Ma chi è Astrid Stuckelberger? Secondo il suo stesso curriculum disponibile in Rete, Stuckelberger non è un medico ma una ricercatrice in sanità pubblica che non si è mai occupata di vaccini o in generale di virologia, come testimoniano le sue dodici pubblicazioni raccolte sul motore di ricerca dedicato alla letteratura scientifica PubMed.
Quanto al lavoro svolto per l’Organizzazione mondiale della sanità, Stuckelberger non hai mai rappresentato l’istituto sanitario, ma ne è stata saltuariamente collaboratrice esterna tra il 1996 e il 2017 (come lei stessa testimonia nella sezione dedicata del suo curriculum) su temi non collegati ai vaccini. Una pubblicazione dell’Oms risalente al 2006 aveva definito Stuckelberger «presidente del Comitato non governativo sull’invecchiamento e co-fondatrice di GINA» che risulta essere il Geneva International Network on Ageing, organizzazione che tiene insieme i massimi esperti mondiali di invecchiamento umano.
Gli unici riferimenti a Stuckelberger presenti sul sito dell’Oms sono infatti tutti relativi ai suoi contributi nella ricerca sull’invecchiamento umano, con l’eccezione di un invito a un evento del dicembre 2012 dedicato alla «preparazione alla pandemia per i paesi dell’Europa orientale e sudorientale, Israele e Svizzera». Come spiega la stessa Organizzazione mondiale della sanità, gli eventi di preparazione alla pandemia rappresentano «un processo continuo di pianificazione, esercizio, revisione e traduzione in azione dei piani nazionali e subnazionali di preparazione e risposta alla pandemia» e in quell’occasione Stuckelberger era stata invitata in veste di «consulente temporaneo dell’Oms».
Per tutti questi motivi le affermazioni riportate nell’intervista non possono essere considerate pareri medici e Stuckelberger non è in alcun modo una «informatrice» interna all’Organizzazione mondiale della sanità, ma una collaboratrice saltuaria dell’istituto sanitario internazionale su temi non collegati ai vaccini.