Il 28 novembre 2022 su Facebook è stata pubblicata una foto che mostra due uomini di spalle davanti a un busto. L’immagine è accompagnata da questo commento: «Il primo ministro polacco Morawiecki a Kiev ha reso omaggio a Stepan Bandera. “Il ricordo di questo grande guerriero rimarrà per sempre nei nostri cuori. Bandera è sempre stato un grande amico del popolo polacco”, ha dichiarato Morawiecki».
Il contenuto oggetto di analisi utilizza un’immagine alterata per veicolare una notizia falsa.
Il riferimento è al politico nazionalista ucraino Stepan Bandera, che dopo aver collaborato con i nazisti durante la seconda guerra mondiale fu da questi internato come prigioniero politico a causa della sua intenzione di creare uno stato ucraino indipendente, seppur fedele ad Adolf Hitler. Bandera, ucciso nel 1959 da un agente dei servizi segreti sovietici, è stato il leader dell’Upa (esercito insurrezionale ucraino), organizzazione paramilitare che nel 1942 (quando Bandera era detenuto come prigioniero) si macchiò di pulizia etnica ai danni della minoranza polacca ed ebraica nelle regioni occupate dai nazisti della Volinia e della Galizia orientale.
Come hanno ricostruito i colleghi fact-checker di Correctiv, il contenuto oggetto di analisi è stato originariamente pubblicato il 26 novembre 2022 da un canale Telegram in lingua russa che diffonde contenuti di propaganda.
Nella foto originale del busto, pubblicata online dal suo autore nel 2009, non compaiono le due persone di spalle. La statua si trova a Kozivka, un villaggio nell’Ucraina occidentale a ovest di Kiev.
Lo scatto dei due uomini, inserito successivamente su quello con il busto di Bandera, proviene da una fotografia pubblicata il 26 novembre 2022 su Twitter dall’account ufficiale della Cancelleria del Primo ministro della Polonia.
La foto originale mostra il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki insieme a un’altra persona mentre rende omaggio a un monumento a Kiev dedicato alle vittime dell’Holodomor, la carestia provocata tra il 1932 e il 1933 dal dittatore sovietico Iosif Stalin in Ucraina, quando ancora faceva parte dell’Unione sovietica.
Precisiamo infine che la dichiarazione su Bandera attribuita nel post oggetto di analisi al primo ministro polacco è priva di qualsiasi riscontro.
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