Il 26 novembre 2021 su Facebook è stata pubblicata una foto che mostra una donna che parla a un microfono. L’immagine è accompagnata da questo testo, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «La caposala dell’University Medical Center, un centro clinico di Lubiana, che si occupa di ricevere i flaconi e gestisce tutto, si è dimessa, è uscita davanti alle telecamere e ha tirato fuori flaconi dei sieri. Ha mostrato alle persone i codici sulle bottiglie in cui ognuna contiene 1, 2 o 3 cifre nel codice, e poi ha spiegato il significato di quei numeri. Il numero 1 è placebo, soluzione salina. Il numero 2 è una classica bottiglia di RNA. Il numero 3 è un bastoncino di RNA che contiene il gene onco, legato all’adenovirus che contribuisce allo sviluppo del cancro. Per queste bottiglie, il numero 3 dice che le persone che lo hanno ricevuto entro 2 anni avranno il cancro dei tessuti molli. Dice, ha assistito personalmente alla puntura di tutti i politici e magnati e tutti hanno ricevuto la puntura n.1».
Si tratta di una serie di notizie false e fuorvianti. Andiamo con ordine.
Contattata dai colleghi sloveni di 24ur e da quelli tedeschi dell’agenzia Dpa (qui e qui), l’University medical center di Lubiana (Slovenia) ha spiegato che la donna non è e non è mai stata una loro dipendente, aggiungendo inoltre che la vera caposala, che si chiama Zdenka Mrak, non si è mai dimessa. Come dimostrato dalla foto presente sul sito web del centro medico, Zdenka Mrak non non corrisponde alla donna che compare nell’immagine allegata al post oggetto di verifica.
La persona che si vede parlare al microfono si chiama Vera Kanalec ed è un’infermiera in pensioneche non risulta impegnata nella somministrazione dei vaccini contro la Covid-19, come ricostruito dai colleghi polacchi di Fakenews.pl. La foto è un fermo immagine di un video pubblicato il 29 luglio scorso su Facebook da STOP Lažnivim Medijem, pagina che condivide disinformazione sulla pandemia e in cui vengono sostenute tesi sui vaccini prive di riscontro scientifico.
Lo scorso 22 novembre sul proprio profilo Facebook Kanalec ha avvertito che stavano circolando informazioni false di lei, chiarendo che era un’infermiera in pensione e affermando, in uno dei commenti al suo post, che quello che dice nel video è diverso dalla traduzione che ne è stata fatta e che viene condivisa sui social. Il sito di fact-checking sloveno Oštro ha spiegato ai colleghi spagnoli di Newtral.es che la donna nel video sostiene senza prove che i vaccinati riceverebbero un placebo e parla anche del cancro dei tessuti molli, ma non afferma che la fiala del vaccino Covid-19 con il «numero 3» è «un bastoncino di RNA che contiene il gene onco, legato all’adenovirus che contribuisce allo sviluppo del cancro», come si legge nel post oggetto di analisi. Su Facta avevamo già trattato la disinformazione che collegava senza alcuna prova l’insorgenza dei tumori ai vaccini anti Covid. Infine, la donna nel video non afferma di aver assistito alla vaccinazione di tutti i politici e magnati, come riportato nel post in lingua italiana.
In conclusione: la donna ritratta in foto non è la caposala dell’University Medical Center di Lubiana. Si tratta invece di una ex infermiera di nome Vera Kanalec non coinvolta nella vaccinazione in Slovenia. Nel video Kanalec fa una serie di affermazioni sui vaccini non supportate dai fatti e smentite dalla comunità scientifica. Infine, il messaggio in italiano allegato al fermo immagine del video di Kanalec non corrisponde a quanto detto dalla donna nel filmato.