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Questa immagine non mostra una protesta della squadra olimpica israeliana alle Olimpiadi di Parigi

Questa immagine non mostra una protesta della squadra olimpica israeliana alle Olimpiadi di Parigi

1 agosto 2024
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Il 27 luglio 2024 su Facebook è stata pubblicata una foto di alcune nuotatrici che in una piscina formano con i propri corpi la scritta «Bring Them Home, Now!» (in italiano, «Portateli a casa, ora! »). Secondo chi l’ha condivisa, la scena mostrerebbe una coreografia della squadra olimpica israeliana in risposta al divieto «di indossare le spille #PortaliAcasa ai Giochi di #PARIGI2024».

Il riferimento è allo slogan usato dall’organizzazione “The Hostages and Missing Families Forum”, formata da cittadini israeliani, che chiede di riportare a casa le persone sequestrate durante l’attacco del 7 ottobre 2023 del gruppo estremista palestinese Hamas contro Israele, che ha causato oltre mille morti.

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.

La foto non ritrae una coreografia delle nuotatrici della squadra olimpica di Israele realizzata per protesta alle Olimpiadi di Parigi, iniziate lo scorso 26 luglio. 

Lo scatto è stato pubblicato il 19 novembre 2023 su Instagram dal fotografo e artista Adam Spiegel con la didascalia «Home, now!». Contattato dai colleghi di Reuters, Spiegel ha spiegato che l’immagine è un collage realizzato utilizzando foto raffiguranti 10 nuotatrici, non tutti olimpioniche, scattate il 17 novembre 2023 al Wingate Institute, centro di formazione sportiva nella città di Netanya, in Israele. Il fotografo ha aggiunto che l’opera era stata realizzata per tenere alta l’attenzione sugli ostaggi israeliani in mano ad Hamas.

Infine, come ha ricostruitoThe Jerusalem Post, l’affermazione che il Comitato olimpico abbia proibito alla delegazione israeliana a Parigi di indossare spille è fuorviante. Infatti, specifica il quotidiano israeliano in lingua inglese, lo statuto ufficiale del Comitato olimpico internazionale (CIO) stabilisce le norme riguardanti l’espressione politica di tutti gli atleti e non esiste una politica specifica per Israele. A pagina 79 la carta olimpica, afferma che «tutti i partecipanti, i dirigenti e gli altri membri del personale delle squadre ai Giochi olimpici godranno della libertà di espressione», ma più avanti si chiarisce che «non è consentito alcun tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale in alcun sito olimpico, sede o altra area». Il CIO ha inoltre aggiunto che gli atleti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni durante interviste o altre apparizioni sui media, ma che tali espressioni sono vietate durante le cerimonie ufficiali, le competizioni e nel Villaggio Olimpico, conclude The Jerusalem Post.

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