L’11 novembre 2024 è stato pubblicato su X un presunto grafico diffuso dal Washington Post che mostrerebbe «l’aumento della verginità dei giovani uomini» tenendo conto della «percentuale di uomini sotto i 30 anni che dichiarano di non aver avuto partner sessuali femminili da quando hanno compiuto 18 anni». Nel 1989, stando al grafico, il valore era pari al 7 per cento, che è cresciuto fino ad arrivare al 50 per cento nel 2024.

Chi pubblica commenta dicendo: «la verginità maschile sale anno dopo anno. Ora siamo al 50% dei giovani sotto i 30 anni». 

Il grafico è stato manipolato, e diffonde una notizia falsa. 

Il Washington Post, infatti, non ha mai pubblicato un simile grafico. Il quotidiano statunitense aveva invece pubblicato il 29 marzo 2019 un articolo dal titolo, in inglese, “La percentuale di americani che non fanno sesso ha raggiunto un livello record”. All’interno dell’articolo era presente un grafico dal titolo, tradotto in italiano: “I giovani uomini guidano il calo del sesso. Percentuali di uomini e donne tra i 18 e i 30 anni che dicono di non aver avuto rapporti sessuali nell’ultimo anno”. 

Quindi, nel grafico originale pubblicato dal Washington Post non si parlava di «giovani uomini che non hanno avuto partner sessuali femminili dal compimento dei 18 anni», come si legge nel post analizzato, ma piuttosto del dato aggiornato al 2018 dei giovani – sia uomini che donne – che non avevano avuto rapporti sessuali. I dati relativi al grafico partivano infatti dal 1989 e arrivavano al 2018. 

Nell’articolo del Wapo si leggeva che per Jean Twenge, professore di psicologia presso la San Diego State University, la crescente assenza di rapporti sessuali tra i giovani statunitensi era attribuibile al fatto che oggi si trova il proprio partner più tardi nella vita. La differenza tra giovani uomini e giovani donne poteva essere dovuta a vari fattori, come per esempio il fatto che gli uomini statisticamente vivono più spesso con i genitori rispetto alle donne.

Il grafico manipolato condiviso su X, invece, circola online almeno da maggio 2024. La fonte dei dati a cui si fa riferimento – cioè l’indagine sociologica General Social Survey (GSS) dell’Università di Chicago – non ha infatti ancora pubblicato i dati relativi al 2024. I dati più recenti disponibili risalgono invece al 2022. Per questi motivi, i dati del 2024 presenti nel grafico manipolato sono inventati. 

 Infine, la narrazione secondo la quale i giovani uomini di oggi siano “privati” della possibilità di avere relazioni affettive e sessuali proprio per via delle donne, e in quanto tali siano oppressi, è alla base dell’ideologia della comunità incel (un acronimo di “involuntary celibate”, ossia “celibe involontario”). I membri di questa comunità attribuiscono il fatto di non essere in una relazione sentimentale e/o sessuale a una loro presunta condizione medica per la quale non vengono considerati dal genere femminile. Il collante chiave di questa ideologia è la misoginia, e la soluzione sarebbe la restaurazione del patriarcato – che secondo loro sarebbe stato “sconfitto” dalla rivoluzione sessuale del Sessantotto. 

Il post condiviso su X si basa su questa ideologia di una presunta condizione medica di “celibato involontario” che non ha alcun fondamento scientifico.