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Il debunking della propaganda russa sull’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol

Scopriamo quali sono i fatti dietro le accuse ucraine e la versione del Cremlino

11 marzo 2022
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L’11 marzo 2022 la redazione di Facta ha ricevuto numerose segnalazioni che chiedevano di verificare l’affermazione secondo cui la donna incinta fotografata tra le rovine dell’ospedale pediatrico di Mariupol, in Ucraina, sarebbe in realtà un’attrice chiamata a recitare il ruolo della vittima dei bombardamenti russi.

Secondo molti post, circolati su Facebook a partire dal 10 marzo 2022, la donna ritratta nelle immagini si chiamerebbe Marianna Podgurska (o Marianna Podurskaya) e sarebbe in realtà «una modella blogger di bellezza» ingaggiata dal governo ucraino per inscenare un falso attacco sui civili da parte dell’esercito russo. Il riferimento è all’attacco aereo che il 9 marzo 2022 ha parzialmente distrutto i reparti di pediatria e maternità dell’ospedale di Mariupol, uccidendo tre persone (tra cui un bambino) secondo le autorità ucraine.

Il presidente ucraino Zelensky ha definito l’attacco «un crimine di guerra», ma i post Facebook segnalati a Facta sostengono che l’ospedale colpito «era stato evacuato da tempo» ed era stato trasformato «in una base militare ucraina».

Si tratta di una serie di notizie infondate, alimentate dalla propaganda di Stato russa. Andiamo con ordine.

Come sono andate le cose secondo la Russia

I post oggetto della nostra verifica riproducono la versione pubblicata su Twitter dagli account delle ambasciate russe (tra cui quella nel Regno Unito, successivamente rimossa da Twitter per violazione delle regole interne, e quella in Italia).

Secondo le autorità russe, che inizialmente avevano negato di essere responsabili dell’attacco, l’ospedale bombardato «non era più operativo» ed era stato trasformato nella base del battaglione Azov, reparto militare ucraino di ispirazione neonazista, nato come milizia volontaria e dal 2015 inquadrato nella Guardia nazionale dell’Ucraina, la componente di riserva delle forze armate di Kiev. La stessa ricostruzione era stata fornita dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che il 10 marzo aveva parlato di un ospedale «vuoto» e privo di pazienti.

Il tweet dell’ambasciata russa a Londra, pubblicato il 10 marzo 2022 e successivamente rimosso da Twitter

Per provare tale affermazione, gli account social di diverse rappresentanze diplomatiche russe hanno pubblicato una serie di contenuti. L’account Facebook dell’ambasciata russa in Israele, per esempio, ha pubblicato una foto (che, come vedremo tra poco è in realtà decontestualizzata) che mostra un edificio abbandonato con alcuni mezzi blindati parcheggiati all’esterno, presentata come testimonianza di una presenza militare all’interno dell’ospedale.

Secondo le ambasciate russe, la donna fotografata tra le macerie dell’ospedale sarebbe realmente incinta, ma avrebbe recitato il ruolo di due donne (una in pigiama e avvolta in una coperta e una distesa su una barella). Si tratterebbe della «beauty blogger» Marianna Podgurskaya, fotografata dal «famoso fotografo di propaganda» Evgeniy Maloletka.

La seconda parte del tweet (ora rimosso) dell’ambasciata russa a Londra

L’ospedale era operativo

Innanzitutto, l’ospedale pediatrico di Mariupol era sicuramente operativo a inizio marzo, come testimonia questo post Facebook del 2 marzo con cui l’account ufficiale della struttura chiedeva carburante «per far funzionare l’ospedale» e questo post del 1° marzo in cui una dipendente annunciava che il reparto maternità avrebbe continuato ad accogliere «tutte le donne incinte dopo la ventiduesima settimana». Esistono poi numerose foto e video di pazienti e medici immortalati tra le macerie nei minuti successivi ai bombardamenti.

La foto pubblicata dall’ambasciata russa a Israele non mostra l’ospedale pediatrico di Mariupol, ma un edificio lontano oltre dieci chilometri dal luogo dei bombardamenti. Non esistono prove, insomma, che l’ospedale di Mariupol fosse utilizzato come base dal battaglione Azov – eventualità che dunque al momento non si può neppure escludere del tutto – mentre esistono numerose testimonianze che provano l’operatività della clinica.

La donna incinta

Passiamo ora ad analizzare le affermazioni riguardanti la donna incinta fotografata tra le macerie. Come si può verificare dal confronto tra le due foto, la donna avvolta in una coperta e quella trasportata in barella sono due persone diverse e ciò appare particolarmente evidente non solo dai differenti tratti somatici…

Un confronto tra i volti delle due donne ferite dai bombardamenti di Mariupol

…ma anche dagli indumenti indossati dalle due donne.

Le due donne indossano abiti diversi

La donna in piedi avvolta in una coperta è effettivamente l’influencer ucraina Marianna Podgurskaya, che su Instagram ha oltre 65 mila follower e pubblica contenuti a tema cosmetica e cura del corpo. Podgurskaya si era mostrata visibilmente incinta in alcuni post pubblicati a febbraio 2022 (ad esempio qui e qui) e aveva annunciato la futura gravidanza al suo pubblico con un post del 25 gennaio 2022. Come spiegato nel post dalla stessa influencer, si trattava comunque di una gravidanza in fase avanzata.

Oltre che dal suo profilo professionale, Marianna Podgurskaya pubblica contenuti anche dal suo profilo privato, il cui ultimo post è datato 20 gennaio 2022 e la ritrae senza pancione. Questo particolare era stato utilizzato sui social network per mettere in dubbio la reale gravidanza della donna: si tratta in realtà di una foto di repertorio, scattata a Istanbul nel luglio del 2021.

In uno degli ultimi messaggi pubblicati su Telegram, inoltre, il 29 febbraio 2022 Podgurskaya aveva pubblicizzato le «consulenze online gratuite» di una ginecologa che su Instagram (in un post ora rimosso) ha confermato di aver lavorato nell’ospedale di Mariupol interessato dai bombardamenti.

L’11 marzo 2022 la giornalista ucraina Olga Tokariuk ha spiegato su Twitter di essere entrata in contatto con un parente di Podgurskaya, secondo il quale la gravidanza della donna sarebbe stata portata a termine con successo alle ore 22 del 10 marzo 2022.

Le immagini dall’ospedale distrutto

Gli scatti che mostrano l’ospedale distrutto, infine, sono stati realizzati dal fotografo freelance Evgeniy Maloletka, celebrato internazionalmente che negli anni ha lavorato con testate giornalistiche autorevoli. Tra queste ci sono Time, New York Times, Washington Post, Der Spiegel, Newsweek, The Independent, El País, Guardian e Telegraph.

Gli scatti di Mariupol sono stati realizzati da Maloletka per Associated Press. La stessa agenzia ha pubblicato il filmato che mostra la donna all’esterno dell’edificio (qui al minuto 1:29).

Copertina photo credits: WFAA via Youtube

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