Edmo: a maggio aumenta la disinformazione sul cambiamento climatico e il rischio che inquini il dibattito politico in Ue - Facta
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Edmo: a maggio aumenta la disinformazione sul cambiamento climatico e il rischio che inquini il dibattito politico in Ue

Questo articolo riassume le principali tendenze della disinformazione identificate a maggio 2023 in Europa dal network di fact-checker e debunker di Edmo. Qui l’elenco delle organizzazioni di fact-checking che hanno fornito i propri dati per la realizzazione del report.

L’alluvione di maggio in Emilia Romagna e la grande siccità che ha colpito la Spagna nel mese di aprile sono probabilmente le cause dell’aumento della disinformazione a tema cambiamento climatico che si è registrato a maggio,  si legge nel 24esimo brief dell’European digital media observatory (EDMO). Mentre i valori della disinformazione sulla guerra in Ucraina e sulla pandemia da Covid-19 sono simili a quelli di aprile, il clima sembra oggetto di attenzione crescente da parte di chi promuove notizie dimostrate false dalla rete dei fact-checkers europei, che monitorano questi argomenti costantemente.

Oltre al negazionismo dell’emergenza climatica, le teorie cospirazioniste sulle scie chimiche e altri presunti complotti politici sono stati sfruttati sia per le alluvioni in Italia che per la mancanza di pioggia in Spagna, nonostante i due eventi estremi siano opposti e avvenuti in Paesi diversi. Il messaggio che queste narrative tentano di veicolare, dice il brief, è quello che le calamità naturali siano provocate artificialmente, per prendere di mira governi nazionali e istituzioni europee.

Il fenomeno di usare la disinformazione sul cambiamento climatico nel dibattito politico potrebbe aumentare nei prossimi mesi, secondo il brief. Il tema è polarizzante e le elezioni del Parlamento europeo previste per giugno 2024, oltre che quelle programmate in diversi Stati membri, rappresentano condizioni ideali per la diffusione di informazioni false. Anche per questo, Edmo ha avviato un monitoraggio dedicato a tutte le notizie infondate che mirano a descrivere le istituzioni europee, le sue leggi e i suoi rappresentanti come immorali e antidemocratici. Per ora la relativa quota di notizie false è bassa, ma la rilevazione può essere un utile strumento per capire come si muoverà la disinformazione in vista delle prossime europee.

Sulla guerra in Ucraina, sono state fatte circolare alcune storie false in occasione del 9 maggio, Giorno della Vittoria sul nazismo per i russi, mentre le altre narrative rintracciate riguardano ancora l’escalation del conflitto, i rifugiati ucraini (soprattutto in Polonia e Repubblica Ceca, dove ne vivono molti) e la russofobia dell’Occidente. Stabile anche la quota di notizie false generate con l’Intelligenza Artificiale: si tratta prevalentemente di immagini dal momento che, come evidenziato da Edmo, non è ancora possibile individuare i testi generati dall’AI.

Le altre narrative di disinformazione più estese sono due, riporta il brief. Una riguarda la comunità Lgbtq+, sulla quale sono stati individuati diversi filoni e una moltitudine di storie false, che potrebbero aumentare a giugno, mese del Pride. In Spagna invece diverse notizie false hanno sostenuto l’esistenza di brogli in occasione delle elezioni locali e regionali. Il fenomeno potrebbe intensificarsi a luglio, quando gli spagnoli saranno chiamati a eleggere il Parlamento.  

Le tre notizie false più comuni – in base a quanto riportato dalle organizzazioni che hanno contribuito al brief – riguardano una l’esistenza di nuvola radioattiva che sarebbe dovuta alla distruzione di armamenti Nato in Ucraina, la presunta morte di George Soros e un involucro ecologico usato per rivestire alcuni alimenti, dipinto come dannoso per la salute.

Scarica qui il brief di EDMO in inglese per approfondire tutti i dettagli

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