Si può condire il cibo con l’acqua di mare? - Facta
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Si può condire il cibo con l’acqua di mare?

Di Valerio Uni

Negli ultimi giorni sta circolando sui social network il video di una ragazza che sopra un’imbarcazione prepara una frisella, un pane tipico pugliese immerso in acqua di mare e condito con un’insalata di pomodorini e mozzarella. Nel filmato si specifica che questa tecnica era utilizzata dai pescatori pugliesi per ammorbidire il pane quando erano fuori a pescare. In molti hanno però messo in discussione la tecnica utilizzata dalla protagonista del video per ammorbidire il pane, ossia la sua immersione nell’acqua del mare. Ma che cosa c’è di pericoloso in questo gesto?

È vero che in passato i pescatori utilizzavano questa tecnica per ammorbidire il pane, ma è sconsigliato farlo nei pressi delle imbarcazioni e vicino alla riva. Come avverte il ministero della Salute, in acqua potrebbero essere presenti quantità non idonee al consumo umano di idrocarburi, cioè residui di olio e carburante nautico, rifiuti domestici che arrivano con le fognature e rifiuti di altre imbarcazioni. Questi rifiuti potrebbero contenere patogeni in grado di causare intossicazioni alimentari con conseguente vomito e diarrea, e addirittura malattie più gravi come il colera. Per questo motivo dovrebbe essere utilizzata acqua raccolta al largo della costa che potrebbe essere meno contaminata, anche senza la certezza che l’acqua non sia contaminata. 

L’acqua di mare è poi ricca di sale, in quantità non compatibili con il consumo umano. Ci possono comunque essere eccezioni quando l’acqua è filtrata dai residui organici della flora e fauna subacquea e bollita per eliminare ogni rischio derivante da virus o batteri patogeni. 

Il ministero della Saluta avvisa anche che l’acqua idonea alla balneazione è regolarmente controllata dal personale balneare in appositi centri di analisi, che a loro volta comunicano ai bagnanti, tramite avvisi, il grado di qualità dell’acqua definito in base alla quantità di batteri patogeni, come i batteri derivanti dal sistema fognario. 

In conclusione: prima di consumare acqua del mare, per essere sicuri di non incorrere in spiacevoli disturbi intestinali, bisognerebbe filtrarla e utilizzarla dopo averla bollita. 

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