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Le assurde accuse di satanismo e stregoneria a Elena Cecchettin

La sorella di Giulia Cecchettin è stata accusata di satanismo e stregoneria dopo essersi espressa contro la “cultura dello stupro” e per aver indossato una felpa di un noto marchio di skate

20 novembre 2023
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Il 18 novembre del 2023 il corpo di Giulia Cecchettin è stato ritrovato nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone. La 22enne era stata sequestrata tra l’11 e il 12 novembre dall’ex fidanzato Filippo Turetta, che in seguito è stato arrestato in Germania con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

Sia per l’efferatezza del femminicidio che per la giovane età dei protagonisti, la vicenda ha destato immediatamente una grandissima attenzione mediatica. In un primo momento – quello della sparizione – sui media si è parlato a sproposito di «fughe d’amore» o altri scenari fantasiosi. L’attenzione si è poi spostata sulla dinamica del delitto e le sue implicazioni sociali, nonché sui familiari della vittima – e in particolare su Elena Cecchettin, la sorella di Giulia.

Sul suo profilo Instagram la ragazza ha postato una foto insieme alla sorella Giulia, e rilanciato vari post di scrittrici e attiviste femministe. Ha inoltre rilasciato diverse dichiarazioni alla stampa, in cui ha provato a contestualizzare il gesto di Turetta sottolineandone gli aspetti sistemici. In una lettera pubblicata il 20 novembre del 2023 dal Corriere della Sera, ad esempio, Elena Cecchettin ha scritto che «Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. […] I “mostri” non sono malati, sono figli sani del patriarcato e della cultura dello stupro».

Il femminicidio, ha proseguito Cecchettin, «non è un delitto passionale, è un delitto di potere» ed è anche «un omicidio di Stato, perché lo stato non ci tutela, perché non ci protegge». Infine, ha concluso la donna, «per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto».

Le stesse parole le ha pronunciate di fronte alle telecamere del programma televisivo Dritto e Rovescio andato in onda il 19 novembre su Rete 4. Il suo intervento è circolato moltissimo anche sui social network: soltanto la clip pubblicata sul profilo X della trasmissione ha raggiunto 3 milioni di visualizzazioni e 15mila like.

La presa di posizione di Cecchettin ha causato svariate polemiche politiche, e addirittura teorie del complotto che tirano in ballo stregoneria e satanismo.

Le teorie del complotto sulla sorella della vittima
Il 19 novembre 2023 il quotidiano Libero, ad esempio, ha descritto le parole di Cecchettin come uno «scivolone» dietro il quale «è lecito ipotizzare che ci sia la mano» di imprecisati «cattivi maestri», i quali avrebbero «scelto di fare politica su questa tragedia».

Diversi utenti su X si sono inoltre concentrati sulla felpa indossata durante l’intervista rilasciata a Dritto e Rovescio, che a loro dire sarebbe “luciferina” perché contiene un pentacolo rovesciato – un simbolo magico associato al satanismo.

Anche Stefano Valdegamberi, consigliere regionale del Veneto eletto con la lista di Luca Zaia, ha parlato in un post su Facebook di «felpa con certi simboli satanici».

In realtà si tratta di un capo d’abbigliamento marchiato Thrasher, la più celebre rivista di skateboard al mondo, e il simbolo raffigurato sul fronte della felpa, che si chiama Skate Goat, incorpora in maniera ironica alcuni elementi iconografici del satanismo, ma non ha nulla a che fare con il satanismo in quanto tale. Secondo Kirsty Smith, autrice di un paper sull’impatto delle t-shirt di Thrasher su moda e cultura, il logo rappresenta «un atteggiamento di sfida […] nei confronti delle regole e delle pressioni della società, nonché di curiosità e accettazione dei valori altrui».

Ma da quella felpa, per l’appunto, è partita la caccia ai “simboli satanici” che, stando alle interpretazioni di alcuni utenti, Cecchettin avrebbe volutamente disseminato nel suo profilo Instagram.

Prendendo spunto dal suo stile goth, la ragazza è stata accusata di praticare «magia nera e rituali occulti essendo devota al diavolo». Chi ha condiviso questa narrazione si è addirittura spinto ad affermare che Turetta sarebbe stato «posseduto mediante un rituale, o comunque fatto impazzire e utilizzato come burattino per compiere il male».

Non è finita qui: basandosi su alcune foto prese del profilo Instagram di Cecchettin, il leghista Valdegamberi ha ulteriormente rincarato la dose su Facebook. In un commento pubblicato sotto al post citato in precedenza, il consigliere ha definito la ragazza «una frequentatrice di centri sociali e delle bestie di satana», augurandosi che «la magistratura prenda in considerazione questi elementi non insignificanti» dal momento che «excusatio non petita accusatio manifesta dicevano gli antichi».

Tra i sostenitori di questa versione troviamo anche il noto teorico del complotto Cesare Sacchetti, che su Telegram ha postato una foto di Elena Cecchettin tratta da Instagram, sottolineando «un crocefisso alla rovescia dipinto sulla sua fronte» e «altre foto con pentacoli» sparse nel profilo. A causa di queste illazioni prive di fondamento, l’hashtag #Satana è stato per diverse ore il trending topic di X del 20 novembre.

Stando a questa teoria, insomma, la familiare di una vittima di femminicidio sarebbe una seguace del satanismo dedita alla stregoneria – ossia la calunnia misogina e sessista per eccellenza, come ha spiegato la sociologa Silvia Federici nel saggio Caccia alle streghe, guerra alle donne. E in una crudele distorsione della realtà, avrebbe avuto un imprecisato ruolo nella morte della sorella.

 

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