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Alcuni utenti hanno davvero confuso Immuni con un’app indiana, valutandola negativamente per l’assenza della lingua italiana

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8 giugno 2020
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Lunedì 8 giugno la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un post, pubblicato il 5 giugno 2020 su Facebook dall’avvocato esperto in diritto di internet Antonino Polimeni (ma che riprendeva informazioni già comparse sul Corriere della Sera il giorno precedente), secondo cui alcuni utenti italiani avrebbero scaricato l’app indiana Immune System al posto dell’app di tracciamento Immuni. Questo errore avrebbe generato, a danno dell’applicazione indiana, circa 700 valutazioni negative.

«Gli italiani hanno assalito la pagina delle recensioni dell’app. Ce ne sono 700» si legge nel post Facebook, che ha ottenuto quasi 9mila condivisioni in tre giorni, «la maggior parte riguarda il fatto che siamo italiani e l’app, che ovviamente è in inglese, è un insulto alla nostra italianità».

Si tratta di una notizia vera.

L’informazione è contenuta in un articolo del Corriere della Sera datato 4 giugno ed è stata rilanciata da La Stampa il successivo 6 giugno. Secondo il resoconto del quotidiano torinese, inserendo la parola «Immuni» nella barra di ricerca dello store di Google, il secondo risultato condurrebbe a Immune System «un’app didattica inglese che spiega come funziona il sistema immunitario», che numerosi utenti italiani hanno erroneamente scambiato per l’app di contact tracing scelta dal governo Conte II per cercare di limitare e monitorare la diffusione della Covid-19 nel nostro Paese.

«Così, da settimane, i poveri sviluppatori che hanno realizzato Immune System, gli indiani di WikiKidsLimited, sono sommersi di recensioni negative», prosegue l’articolo, che riporta diverse recensioni di utenti arrabbiati per l’impossibilità di utilizzare l’applicazione in lingua italiana.

Al momento Immune System gode di una valutazione di 5 stelle su Google Play e di recensioni esclusivamente positive. Come spiega ancora La Stampa, infatti, il 6 giugno «Google ha risolto disabilitando nella valutazione complessiva i commenti negativi, che avevano affossato il voto dell’app e creato un grave danno di immagine agli sviluppatori».

Ciò è stato possibile perché i commenti in questione non erano riferiti all’esperienza avuta con il contenuto recensito, fattispecie che viola il regolamento di Google Play alla sezione «Spam e recensioni false»

Per quanto riguarda Immuni, l’app promossa dal Ministero della Salute e disponibile dal 1 giugno ha ricevuto in una settimana una valutazione media che oscilla sulle 4 stelle e nella mattinata di lunedì 8 giugno ha sfondato il muro dei 2 milioni di download.

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