Questo articolo riassume le principali tendenze della disinformazione identificate a febbraio 2023 in Europa dal network di fact-checker e debunker di Edmo. Qui l’elenco delle organizzazioni di fact-checking che hanno fornito i propri dati per la realizzazione del report.
Il principale e più diffuso argomento di disinformazione, a febbraio 2023, è stato il terremoto in Turchia: questo emerge dal 21esimo brief dello European digital media observatory (EDMO), le cui attività di fact-checking sono coordinate da Pagella Politica e Facta.news.
I tre argomenti di disinformazione che vengono monitorati costantemente – guerra in Ucraina, pandemia e cambiamento climatico – mostrano andamenti differenti: sostanzialmente stabili guerra in Ucraina e pandemia, mentre cala la disinformazione in tema di cambiamento climatico.
Le narrazioni di disinformazione su questi tre argomenti sono tendenzialmente le stesse già rilevate nei mesi precedenti, anche se va notato un aumento, relativamente alla guerra in Ucraina, delle notizie false a proposito di una probabile escalation del conflitto – con il coinvolgimento di altri Paesi dell’Europa centro-orientale – e di quelle a proposito dei rifugiati ucraini. Circa il cambiamento climatico, è interessante notare come le molte notizie false che parlano di “lockdown climatici” (cioè alle persone viene impedito di circolare al di fuori di certi spazi) affondino le proprie radici nel fraintendimento del concetto urbanistico di “città a 15 minuti”.
Ma è il terremoto in Turchia il fenomeno di disinformazione maggiore rilevato a febbraio dalle 28 organizzazioni di fact-checking che hanno contribuito a questo brief. La maggior parte delle notizie false rilevate nell’Ue non ha una particolare agenda, sono filmati e immagini fuori contesto che vengono erroneamente associate al terremoto. Accanto a queste, risultano poi diffuse nell’Ue – anche se in misura minore – le notizie false che sostengono il terremoto sia stato causato dalla tecnologia Haarp (High-frequency active auroral research program), e che sia una vendetta degli USA (o della Nato) contro il presidente Erdoğan, considerato troppo vicino a Putin. In Turchia, come segnalato dai colleghi fact-checkers di Teyit, la disinformazione sul terremoto è entrata anche nel discorso politico, viste anche le imminenti elezioni parlamentari e presidenziali.
Altri due significativi filoni di disinformazione rilevati a febbraio sono quello, già molto diffuso a febbraio, sull’Unione europea e gli insetti commestibili (che sarebbero nascosti nel cibo, non segnalati sulle etichette, velenosi, e via dicendo), e quello che prende di mira i migranti.
Le tre notizie false più diffuse a livello Ue, in base ai materiali forniti dalle organizzazioni di fact-checking che hanno contribuito al brief, riguardano – coerentemente con quanto visto finora – il terremoto in Turchia e gli insetti commestibili.
La rana è un piatto tipico della gastronomia italiana, ma non esiste la farina di rana. Inoltre, tra gli ingredienti del Nesquik non risultano rane o farine