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Elon Musk ha rilanciato la disinformazione russa per screditare l’agenzia USA per gli aiuti umanitari che vuole chiudere

La falsa notizia contro l’USAid è stata inizialmente prodotta da una rete di propaganda soprannominata “Matryoshka”

7 febbraio 2025
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Dopo averla definita «un’organizzazione criminale» e «un nido di vipere di marxisti di sinistra radicale che odiano l’America», Elon Musk, a capo del dipartimento statunitense creato per ridurre la burocrazia e le spese del governo federale, il 3 febbraio 2025 ha annunciato su X di star lavorando per chiudere USAid, l’agenzia governativa statunitense che gestisce e assegna svariati miliardi di dollari in aiuti umanitari nel mondo. 

«È irreparabile», ha detto l’uomo più ricco del mondo, aggiungendo che Donald Trump era d’accordo con questa decisione. Il giorno prima il presidente statunitense, che ha ordinato il congelamento della maggior parte degli aiuti esteri degli Stati Uniti, aveva dichiarato ai giornalisti che l’agenzia in questi anni era stata «gestita da un gruppo di fanatici radicali, li stiamo cacciando via e poi prenderemo una decisione» sul suo futuro. 

La mossa politica ha scatenato critiche e proteste e generato preoccupazione per le possibili conseguenze sulla continuità dei programmi di aiuto in essere nel mondo. 

Come prova della bontà della sua azione politica contro USAid e per denunciare lo spreco di soldi pubblici da parte dell’agenzia, il 5 febbraio l’uomo più ricco del mondo ha rilanciato su X ai suoi 216 milioni di follower un video in inglese pubblicato lo stesso giorno dall’account di propaganda trumpiana “I Meme Therefore I Am” (@ImMeme0), che in passato ha diffuso notizie false contro l’amministrazione Biden e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alimentate dalla propaganda russa

Nel filmato si riporta la notizia che i viaggi di alcune star di Hollywood recatesi in Ucraina tra il 2022 e il 2023 dopo l’invasione russa per portare il proprio sostegno alla popolo ucraino e in alcuni casi in rappresentanza delle Nazioni unite erano stati finanziati con decine di milioni di dollari proprio dall’USAid.

La condivisione di Elon Musk su X del video prodotto dalla propaganda russa contro Usaid

L’agenzia avrebbe infatti corrisposto 20 milioni di dollari ad Angelina Jolie, 8 milioni a Orlando Bloom, 5 milioni a Sean Penn, 4 milioni a Ben Stiller e 1,5 milioni a Jean-Claude Van Damme (nel filmato il nome dell’attore è riportato con la grafia errata «Jean-Claude Van Damm»). 

Nel video compare il logo di E! News. Quindi si tratterebbe di un servizio mandato in onda dal canale statunitense incentrato sull’intrattenimento e sulle notizie riguardanti le star dello spettacolo. Il post dell’account di propaganda repubblicana è stato rilanciato sempre su X anche dal figlio dello stesso presidente statunitense, Donald Trump Jr, accompagnato da questo messaggio: «USAid potrebbe essere la truffa più grande mai perpetrata ai danni del popolo americano con il pretesto di fare del bene».

Un falso diffuso dalla propaganda russa

La notizia in questione però è falsa ed è stata fatta circolare in origine da canali e media russi legati alla propaganda del Cremlino per screditare agli occhi dell’opinione pubblica internazionale le autorità ucraine e i Paesi alleati.

Un simile servizio video non risulta infatti essere mai stati trasmesso da E! News. Contattato da Bill McCarthy, giornalista di Agence france-presse (AFP) esperto di disinformazione, un portavoce dell’emittente ha confermato che il video rilanciato da Musk «non è autentico e non proviene da E! News». 

Anche Ben Stiller ha smentito la notizia su X, affermando di essersi finanziato completamente da solo il viaggio umanitario in Ucraina del 2022. «Non c’è stato alcun finanziamento da parte dell’USAid e certamente nessun pagamento di alcun tipo», ha aggiunto l’attore statunitense. Tramite il suo avvocato, anche Sean Penn ha affermato di aver pagato di tasca sua il viaggio in Ucraina e di non aver ricevuto alcun tipo di finanziamento da parte dell’agenzia per gli aiuti umanitari USA.

Consultando inoltre Usaspending.gov, sito ufficiale che contiene i dati aperti sulle informazioni relative alla spesa federale del governo degli Stati Uniti, non risultano esistere finanziamenti alle star citate da parte di USAid. 

La rete disinformativa russa “Matryoshka” 

Il video pubblicato dall’account di propaganda trumpiana e rilanciato da Elon Musk e Donald Trump Jr è stato diffuso inizialmente la mattina del 5 febbraio da svariati canali Telegram con centinaia di migliaia di iscritti e ripresa da siti di propaganda russa. 

Alcuni dei canali Telegram di propaganda russa dove è stata diffusa la notizia falsa contro l'USAid

La falsa notizia è stata condivisa anche da Pravda.com, un sito che appartiene a una rete «strutturata e coordinata» di 193 siti che diffondono propaganda russa in Europa e negli Stati Uniti, come dimostrato da varie analisi indipendenti.

Secondo un’analisi condotta dal collettivo Antibot4Navalny, che segue le operazioni di guerra “ibrida” legate alla Russia, la notizia dello smantellamento dell’USAid da parte dell’amministrazione Trump è stato sfruttata dalla rete di disinformazione filo-russa soprannominata “Matryoshka” con la creazione di almeno 11 video falsi (tra i quali anche quello di cui stiamo parlando) attribuiti a importanti media occidentali e pubblicati dal 3 al 5 febbraio su X. Da tempo il Cremlino attacca l’USAid perché la considera una “macchina per interferire” negli affari interni di un Paese, accusandola di aver preparato il terreno per rivolte pro-democrazia negli ex Stati sovietici. Nel 2012, la Russia ha espulso l’agenzia governativa USA per “interferenza” nella sua politica. Non a caso il governo russo ha accolto con estremo favore le notizie sulla possibile chiusura di USAid.

Questi video inizialmente non hanno tuttavia avuto particolare risonanza sui social media. La viralità globale è arrivata quando prima l’account di propaganda trumpiana e poi Elon Musk e Donald Trump Jr ne hanno condiviso uno. Il collettivo Antibot4Navalny ha spiegato che questa è la prima volta in assoluto che un simile contenuto viene diffuso dal capo di un social network. 

Questo episodio non sembra un caso isolato, ma si inserisce in uno schema più ampio attuato in questi giorni da Elon Musk contro USAid, che prevede il rilancio con il suo account da oltre 200 milioni di follower di teorie del complotto per screditare l’agenzia governativa per gli aiuti umanitari diffuse inizialmente da account di propaganda trumpiana molto attivi su X.   

 

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